nikkino80dc

Membro Attivo
Udite udite. Molti anni fa i miei genitori acquistarono un appartamento al mare.
Per non rinunciare ai benefici sull'acquisto della prima casa aggirarono la legge qualificandomi come acquirente e simulando di avermi donato l'immobile. Tuttavia, a fronte di ciò, e a mia insaputa, il notaio, loro complice, mi sottopose un contratto preliminare di compravendita e una procura irrevocabile ove io dichiaravo che i miei genitori avrebbero potuto diventare proprietari dell'immobile a semplice trascrizione a loro favore e senza il mio intervento in forza della nomina a procuratori speciali. A fronte di ciò il notaio menzionò nell'autentica che i miei genitori mi avevano già saldato il prezzo della vendita e che quindi null'altro era dovuto. In altre parole altro non ero che il loro prestanome (in Italia fatta la legge trovato l'inganno). E che inganno! Come può notaio menzionare in atti una transazione con passaggi di cifre considerevoli di denaro mai avvenute? A fronte di quali assegni sarebbe stato pagato il prezzo dell'immobile? Un falso clamoroso che implicherebbe anche illeciti valutabili ai fini fiscali. Ma non finisce qui: quando mio padre era ormai condannato a morte a causa di un cancro mia madre chiamò a domicilio l'istesso notaio, il quale, avvalendosi dell'istessa procura e contratto preliminari da me sottoscritti senza mai darne lettura (avevo solo 20 anni al tempo) avrebbe fatto sottoscrivere a mio padre la cessione della sua quota a mia madre, che diventava unica proprietaria a tutti gli effetti di legge: non solo, per giustificare la palese lesione della mia quota di legittima il notaio utilizzò un altro stratagemma anch'esso poco pulito: dichiarò nell'atto che mia madre acquistava l'immobile come bene suo personale! Come è possibile ciò se i miei genitori non hanno mai sciolto la comunione dei beni? La casa era stata acquistata coi proventi di
entrambi e mio padre aveva finanche avuto un redditto superiore a mia madre, che ora sostiene di essere unica proprietaria dell'immobile senza nulla riconoscere. Oltre il danno la beffa, perchè ella si arroga il diritto di portarsi in casa il suo nuovo compagno, escludendomi di fatto dal godimento dell'immobile. A questo punto, oltre a impugnare l'atto di trascrizione avvenuto a favore di mia madre e la lesione della quota di legittima posso tentare un'azione civile e penale contro il notaio per falso materiale e ideologico richiedendo il risarcimento dei danni morali e materiali? Vero, ciò che si dice, che i notai sono intoccabili anche quando commettono abusi di portata iperbolica pur di incassare gli onorari di studio? Ho reali possibilità di ottenere un rinvio a giudizio del notaio e di ottenere la revoca delle trascrizioni con effetto retroattivo al momento della prima intestazione in mio favore invocando la simulazione e il cd. contratto impossibile per mancanza della controprestazione (vizio causale) potendo agevolmente provare di non aver mai ricevuto dai miei genitori il becco di un quattrino quale pagamento dell'immobile de quo? Posso altresì richiedere il riconoscimento di nullità della trascrizione a favore di mia madre per impossibilità di mio padre di prestare valido consenso in quanto malato di cancro in fase terminale (non era ancora in fase di sedazione con morfine ma non poteva certamente comprendere appieno l'interezza dell'atto sottoscritto). Posso chiedere la revoca dell'atto per false attestazioni in atto pubblico (mia madre non poteva acquistare come bene personale essendo in regime di comunione). Grazie mille per chi potrà risolvere questa serie di quesiti.
 

AVV GIORDANO MONICA

Nuovo Iscritto
...dalla padronanza di linguaggio tecnico- giuridico che utilizzi mi sembra che tu sei abbastanza ferrato in materia, perchè chiedi al forum? gli argomenti che poni a tuo sostegno sono tanti e di tale portata da richiedere uno studio del caso non risolvibile semplicemente in qs sede...ad ogni buon conto, vista la tua preparazione, dovresti sapere anche che esistono precisi termini di prescrizione e decadenza per le azioni che vorresti intentare, che l'atto pubblico fa fede fino a querela di falso, che a 20 anni si è ritenuti giuridicamente capaci ecc. ecc....non si può dare una risposta ai tuoi quesiti senza previa e attenta disamina della documantazione.....auguri....
 

enric

Membro Attivo
Proprietario Casa
da quel che so io hai tempo 90 giorni per depositare querela di parte dalla data dell'ultimo atto sottoscritto o da quando sei venuto a conoscenza
 

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