Alesss78az

Membro Junior
Conduttore
Nel 2012 mia sorella decide di lasciare casa dei miei per vivere col suo fidanzato. Lavorano entrambi ma lei va in maternità. Nel 2015 disperata chiama mio padre per chiedergli di tornare a casa e occupare il piano superiore per 2 anni. Un modo come un altro per mettere dei soldi da parte e poter costruire altrove.
Mio padre ha 79 anni, vedovo, pensionato, vive solo in casa dal 2013, zona giorno e zona notte. Le stanze sono rimaste tali e quali come io e mia sorella le abbiamo lasciate. Io vivo da 15 anni a Bologna.

Nel primo mese ha cominciato a mettere sotto sopra la casa, la zona notte è stata divisa e trasformata in un appartamento. Mio padre si è trasferito di sotto e le cose della mia stanza sono state spostate in soffitta, alcune buttate e vendute, peggio ancora i miei giochi dell'infanzia, ormai da collezione e doni di mia madre sono passati a suo figlio, ora purtroppo non più recuperati perché distrutti. Lei gli chiama giocattoli per bambini.
Mio padre è rimasto sconcertato dalla vendita dei mobili e la scomparsa delle mie cose, è contento solo per aver aiutato una figlia in difficoltà. Quando va a fare la spesa le porta sempre qualcosa, latte, pane, carne ecc, durante le feste le dona dei soldi e compra dolci per i suoi nipoti che nel frattempo sono diventati 2. Lei la chiama elemosina.
Durante quei mesi, mio padre è andato a convivere con una signora in un altro posto, ogni tanto tornava per aggiustare il bagno, pagare utenze e scoprire altri oggetti scomparsi nel nulla.
Mia sorella non ha ricevuto nessun consenso ne da mio padre e neanche da me per poter buttare, vendere, regalare le nostre cose.
Siamo nel 2021, ha cominciato a deporre delle regole, non vado più via, resto qui ma voglio il contratto di locazione, altrimenti non pago più le bollette. Pagava solo la luce, almeno l'80% la consumava lei e mio padre chiedeva 50 e 50. La Tari e l'Acqua l'ha sempre pagata lui, parliamo di 400+300 all'anno.

Mio padre non è rimasto contento dopo tutto ciò che le ha già dato, non paga l'affitto e ora pretende, pretende e pretende. Ha smesso di salutarlo, sbatte le cose sopra per disturbarlo e non lasciarlo dormire già dalle 21. Sta pagando tutte le utenze e superiori persino a quelle precedenti. Lui non vuole mandarla via ma vorrebbe che la convivenza continui come lo era prima, ognuno si paga le bollette, e ci sia rispetto.
Lei non ha un padre, così mi dice. Lei deve mantenere due figli e il padrone di casa gli dava l'elemosina, ora lo tiene persino lontano dai nipoti. Se capitano in cortile gli dà biscotti e dolci, arriva lei e glieli restituisce dicendogli che non ha bisogno di elemosina.
Ha contattato un avvocato che le ha già inviato due lettere, nella prima le chiedeva di pagare le utenze, nella seconda, paghi o avrai lo sfratto.
Cosa bisogna fare?
Mio padre non vuole arrivare a far questo, purtroppo ha un'età che richiede serenità, ha fatto da poco il secondo vaccino e lei ha detto che se lui si ammala, di chiamare qualcun altro.
Le regole del condominio valgono anche vivendo in una casa con due piani?
Se non ha un contratto, può fare ciò che vuole ma la legge può solo sfrattarla perché abusiva ma non può incriminarla per atti irrispettosi contro un genitore?
Grazie a chi risponde..
 

BeppeX88

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Nel 2012 mia sorella decide di lasciare casa dei miei per vivere col suo fidanzato. Lavorano entrambi ma lei va in maternità. Nel 2015 disperata chiama mio padre per chiedergli di tornare a casa e occupare il piano superiore per 2 anni. Un modo come un altro per mettere dei soldi da parte e poter costruire altrove.
Mio padre ha 79 anni, vedovo, pensionato, vive solo in casa dal 2013, zona giorno e zona notte. Le stanze sono rimaste tali e quali come io e mia sorella le abbiamo lasciate. Io vivo da 15 anni a Bologna.

Nel primo mese ha cominciato a mettere sotto sopra la casa, la zona notte è stata divisa e trasformata in un appartamento. Mio padre si è trasferito di sotto e le cose della mia stanza sono state spostate in soffitta, alcune buttate e vendute, peggio ancora i miei giochi dell'infanzia, ormai da collezione e doni di mia madre sono passati a suo figlio, ora purtroppo non più recuperati perché distrutti. Lei gli chiama giocattoli per bambini.
Mio padre è rimasto sconcertato dalla vendita dei mobili e la scomparsa delle mie cose, è contento solo per aver aiutato una figlia in difficoltà. Quando va a fare la spesa le porta sempre qualcosa, latte, pane, carne ecc, durante le feste le dona dei soldi e compra dolci per i suoi nipoti che nel frattempo sono diventati 2. Lei la chiama elemosina.
Durante quei mesi, mio padre è andato a convivere con una signora in un altro posto, ogni tanto tornava per aggiustare il bagno, pagare utenze e scoprire altri oggetti scomparsi nel nulla.
Mia sorella non ha ricevuto nessun consenso ne da mio padre e neanche da me per poter buttare, vendere, regalare le nostre cose.
Siamo nel 2021, ha cominciato a deporre delle regole, non vado più via, resto qui ma voglio il contratto di locazione, altrimenti non pago più le bollette. Pagava solo la luce, almeno l'80% la consumava lei e mio padre chiedeva 50 e 50. La Tari e l'Acqua l'ha sempre pagata lui, parliamo di 400+300 all'anno.

Mio padre non è rimasto contento dopo tutto ciò che le ha già dato, non paga l'affitto e ora pretende, pretende e pretende. Ha smesso di salutarlo, sbatte le cose sopra per disturbarlo e non lasciarlo dormire già dalle 21. Sta pagando tutte le utenze e superiori persino a quelle precedenti. Lui non vuole mandarla via ma vorrebbe che la convivenza continui come lo era prima, ognuno si paga le bollette, e ci sia rispetto.
Lei non ha un padre, così mi dice. Lei deve mantenere due figli e il padrone di casa gli dava l'elemosina, ora lo tiene persino lontano dai nipoti. Se capitano in cortile gli dà biscotti e dolci, arriva lei e glieli restituisce dicendogli che non ha bisogno di elemosina.
Ha contattato un avvocato che le ha già inviato due lettere, nella prima le chiedeva di pagare le utenze, nella seconda, paghi o avrai lo sfratto.
Cosa bisogna fare?
Mio padre non vuole arrivare a far questo, purtroppo ha un'età che richiede serenità, ha fatto da poco il secondo vaccino e lei ha detto che se lui si ammala, di chiamare qualcun altro.
Le regole del condominio valgono anche vivendo in una casa con due piani?
Se non ha un contratto, può fare ciò che vuole ma la legge può solo sfrattarla perché abusiva ma non può incriminarla per atti irrispettosi contro un genitore?
Grazie a chi risponde..
Puoi esprimere un desiderio la notte di San Lorenzo
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Le regole del condominio valgono anche vivendo in una casa con due piani?

Pare che non si tratti di un condominio (che è tale quando vi sono almeno due unità immobiliari con due proprietari diversi) bensì una casa singola su due piani.
Che sembra essere interamente di proprietà di tuo padre. Se invece tua mamma era comproprietaria, alla sua morte anche tu e tua sorella avreste ereditato parte della sua quota.

Se tuo padre è l'unico proprietario, ogni decisione spetta a lui.
Non penso che stipulando un regolare contratto di locazione possa risolvere la faccenda se i rapporti con la figlia sono così deteriorati.

Ha contattato un avvocato che le ha già inviato due lettere, nella prima le chiedeva di pagare le utenze, nella seconda, paghi o avrai lo sfratto.
Forse l'avvocato di tuo padre intende dire che esiste un contratto di comodato verbale (dato che non è mai stata regolarizzata una locazione) in base al quale la figlia comodataria deve pagare le utenze.
Chiedete a quell'avvocato come intende procedere se lei non paga le bollette, e se tuo padre decide di mandarla via.

Però scrivi che
Lui non vuole mandarla via ma vorrebbe che la convivenza continui come lo era prima, ognuno si paga le bollette, e ci sia rispetto.
quindi o la figlia si ravvede e si comporta civilmente nei confronti del genitore, o il padre continua a subire.
 

Alesss78az

Membro Junior
Conduttore
Anche se chiediamo all'avvocato quel tipo di contratto verbale, lei non lo firma perché pretende quello di locazione. Il suo obiettivo è quello di lavorare in comune avendo proprio questo. Per farlo bisogna dividere i contatori, si assume tutte le spese ma poi mio padre dovrà versare 200€ per aprire il contratto o rinnovarlo mi sembra, non ricordo... poi pagare l'IMU per la seconda casa e sopportare lei che continua a non rispettarlo.
 

Alesss78az

Membro Junior
Conduttore
All'inizio le aveva chiesto che se voleva restare a casa doveva dividere le bollette, lei nega di aver sentito ed ascoltato questa cosa. Ma le ho detto più volte che se non l'hai ascoltato, pagare quello che consumi è una cosa normale che accade ovunque. Se te hai deciso di farti una famiglia, sei diventata indipendente e non puoi continuare a farti mantenere visto che non lo rispetti. Se insisti col dire che non è casa tua, vattene perché nessuno ti trattiene... lei risponde: sto occupando la mia quota di 1/6 di mia madre.
 

BeppeX88

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Credo che il problema dovrebbe porselo tuo padre e non tu. Se a lui va bene così, allora non è questione che ti riguardi
 

Alesss78az

Membro Junior
Conduttore
Mio padre vorrebbe cacciarla quando è al limite di sopportazione, dopo quando si calma si sente doveroso nel permetterle di continuare a vivere lì, che gli dispiace se sua figlia viene mandata via, non gli sembra giusto. Lei poi continua a ripetere che nessuno la manderà via, segue un avvocato che le consiglia. La prima lettera l'ha pure strappata.
 

BeppeX88

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Mio padre vorrebbe cacciarla quando è al limite di sopportazione, dopo quando si calma si sente doveroso nel permetterle di continuare a vivere lì, che gli dispiace se sua figlia viene mandata via, non gli sembra giusto. Lei poi continua a ripetere che nessuno la manderà via, segue un avvocato che le consiglia. La prima lettera l'ha pure strappata.
Non è un problema tuo dato che lui è capace di intendere e di volere e tu non puoi fare niente
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
sto occupando la mia quota di 1/6 di mia madre.
Se l’immobile è ufficialmente un’unica unità immobiliare (cioè se la divisione tra i due piani non è stata fatta regolarmente,ma solo “di fatto”), e i tuoi ne erano comproprietari, alla morte di vostra madre tuo padre dovrebbe avere il diritto di abitazione su tutto, e tu e tua sorella siete solo nude proprietarie per 1/6 a testa.
Quindi lei, se tuo padre non desidera più ospitarla, può mandarla via.
Se sta lì, tuo padre deve perlomeno pretendere che rispetti le regole minime di educazione, e paghi le utenze .
Anche se chiediamo all'avvocato quel tipo di contratto verbale, lei non lo firma perché pretende quello di locazione.
I contratti verbali non si firmano: si chiamano verbali proprio perché sono contratti conclusi a voce.
Nel vostro caso, il contratto di comodato verbale significa che tuo padre le ha concesso in prestito parte della sua abitazione.
Ma non è costretto a concederglielo in eterno.
Finché tuo padre si fa mettere i piedi in testa, non ne uscite.
 

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