D'accordo con tutti; l'unica obiezione che pongo è che se la clausola non fosse stata espressamente accettata se ne può chiedere l'annullamento (non certo la nullità). Nulla vieta all'acquirente di chiedere un preventivo sia al notaio "imposto" che al proprio di fiducia, precisando a quest'ultimo che il primo è già in possesso di tutta la documentazione (che -comunque- deve essere prodotta a cura e spese della parte venditrice per quanto attiene ai beni da vendersi). Spesso le differenze sono infime ed è meglio soffermare l'attenzione sulla documentazione che talvolta è involontariamente carente.
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Grazie Fausto per il consiglio e grazie anche a Salvo.