Due stati di famiglia nella stessa abitazione secondo il Dpcm 223/1989 definisce la famiglia come un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, tutela, adozione o vincoli affettivi: quando manca uno di questi legami, dunque, non possiamo parlare di un unico nucleo familiare ed inquesti casi, abbiamo qundue diritto di richiedere al Comune due stati di famiglia distinti, dichiarando la sussistenza di nuclei familiari separati nello stesso appartamento.
È un D.P.R. e non un Dpcm.
Uno di questi vincoli esiste nella fattispecie prospettata.
Controlla bene non è un D.P.R. è stato un Decreto emesso del presidente del Consiglio dei ministri (D.P.C.M.).
No. È il "nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente" emanato con decreto del Presidente della Repubblica (Cossiga).
Alla fine la sostanza resta quella, considerato che poi Cossiga emanò trasformandolo in D.P.R. e poi subì nuovamente una variazione per essere chiari con diverse modifiche da parte del Ministero dell'Interno a causa dei continui provvedimenti attuativi emessi dall' ANPR adottati con i D.C.P.M. per fornire una prospettiva dell'anagrafe nazionale unitaria con i sistemi informatici emanato nella circolare n. 12 dell'anno 2015 classifica 15100 area 1 n. 0002604 emessa il 02/10/2015.
L'art. 4 del D.P.R. n. 223/1989 ha subito un'unica modificazione. Quella introdotta dall'art. 3, comma 1, lett. a) del D. Lgs. n. 5/2017. L'ANPR non c'entra nulla.
