Quoto. Inserisci gli arredi nella parte iniziale dello stesso contratto di locazione diretta a fornire indicazioni circa i dati e le caratteristiche dell'immobile oggetto della locazione. Questo ti permette di non pagare un cent sull'intero canone dell'appartamento e degli arredi se il contratto è cedolarizzato. Dopo aver individuato catastalmente l'immobile e la sua composizione (ingresso, cucina ecc.), dopo il termine "ammobiliato" aggiungi "con quanto qui di seguito descritto", elencando in maniera dettagliata gli arredi presenti nei vari locali (ad es. in cucina: un tavolo, quattro sedie ecc.).
Perchè si consiglia di inserire gli arredi in contratto o quantomeno che l'inventario degli arredi sia allegato e registrato con questo? Perchè potrebbero sorgere problemi in caso di pignoramento nei confronti del conduttore. Essendo il contratto in cedolare, l'allegato non è soggetto all'imposta di bollo (16 euro ogni 4 facciate o 100 righe) se utilizzi il canale telematico. Problemi possono sorgere in cartaceo perchè alcuni uffici applicano comunque l'imposta di bollo agli allegati in cedolare: l'art.3 del d.lgs.23/2011 esclude l'imposta di bollo solo sul contratto cedolarizzato, non anche agli allegati del contratto cedolarizzato.
Occhio poi alla manutenzione e alla riparazione degli arredi sempre fonti di guai. L'allegato G richiamato nei 3+2 non dice una beata cippa al riguardo, per cui si va solo con i comandamenti dei padri illuminati del codice civile, i quali, quando trattano di locazione mobiliare, ci ammoniscono dicendo che, riguardo le cose mobil (e gli arredi lo sono), tutte le spese di "conservazione e di ordinaria manutenzione sono, salvo patto contrario, a carico del conduttore" (art.1576, co.2).