Ormai la frittata è fatta. Secondo me le responsabilità sono duplici : in primis è il tecnico che ha redatto la perizia di stima la quale richiede l'accertamento anche delle conformità catastali dell'immobile da verificare con tutto quanto risulta depositato in comune. La banca non ha colpe in quanto si è affidata ad un tecnico esterno di sua fiducia per verificare in maniera corretta tutto quanto richiesto,poi può entrare in ballo il proprietario perchè se era già a conoscenza di questo stato di fatto avrebbe dovuto, come minimo, farlo presente al tecnico-
Come espresso anche da Stefano Mariano sarebbe proprio l'occasione, se possibile, di sistemare il tutto.
Ormai il mutuo è stato concesso, se i pagamenti sono regolari,non nascono problemi di sorta. Alla banca ,oramai, non farei menzione di niente. A questo punto l'importante è che le rate del mutuo vengano onorate con regolarità.
Eventuali problemi verrebbero fuori in caso di vendita all'asta.
Quello però che preoccupa di più è il fatto che sei in possesso di un bene che non è abitabile e che non sappiamo i motivi che hanno originato questo stato di fatto. E' possibile sanare la difformità?
Ciao