Gianco

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Qui (per chi è allacciato) non servono autoclavi ...la pressione fornita dall'acquedotto è più che sufficiente per arrivare ai piani alti.
Beati voi che la pressione di rete è sufficiente a raggiungere agevolmente tutti i piani degli edifici. purtroppo questo da noi no esiste, a mala pane l'acqua, quando non razionata raggiunge la quota del piano terra, per cui c'è necessità di pomparla fino ai piani alti. Per raggiungere questo scopo si realizza un serbatoio, cisterna, sotto il pavimento del piano terra e per limitare il troppo pieno viene installato un rubinetto a galleggiante. Poi per pompare l'acqua ai piani superiori, non raggiungibili con la pressione normale, si fa ricorso all'autoclave, dotato di valvola di ritegno,.necessaria a staccare l'intervento del motore, raggiunta la pressione necessaria per raggiungere tutti i piani e oltre.
 

Dimaraz

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Qui siamo in zona di sorgive.. quando ero piccolo una fontana a meno di 50 metri di profondità fuoriusciva fino a quasi 1 metro di altezza...nella vecchia casa (stabile a 3 piani) c'era una cisterna nel sottotetto che funzionava col principio che descrivevo prima. Ora è stata sostituita con una impianto come dici tu (non cisterna interrrata ma piccolo serbatoio da 100 lt. fuori terra).

In una frazione vicina i vecchi raccontavano bastasse piantare un bastone in certe zone per vedere uscire l'acqua.
 

Gianco

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Quelli tecnicamente li chiamiamo "pozzi artesiani". Da noi, in Sardegna è "merce rara". E' già difficile vedere scorrere l'acqua "dolce" in superficie.
 

basty

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anche nel mio condominio è presente l'autoclave. (non indispensabile ma integra la pressione specie per i livelli al 7° piano.

Recentemente si è riscontrato il problema dell'attacca e stacca. La causa è stata attribuita alla membrana della autoclave, che non garantiva la tenuta della pressione nel "polmone".
Visto che siete esperti di autoclave, ritenete corretta la diagnosi?
 

Gianco

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Professionista
Il polmone è scarico, ovvero potrebbe essere la valvola di ritegno all'uscita dell'autoclave che non è a tenuta come dovrebbe. Infine potrebbe essere una consistente perdita a valle dell'autoclave.
 

Dimaraz

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Nel serbatoio che ho più volte manutenuto non c'è alcuna "membrana"...ma se non rimane un "cuscino d'aria" è logico un continuo "attacca-stacca". Un serbatoio pieno d'acqua non ha autonomia perché il liquido è incomprimibile.
C'è una "valvola" che provvede a mantenere una quantità di aria interna.
 

Gianco

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Il polmone è scarico,
Nel serbatoio che ho più volte manutenuto non c'è alcuna "membrana"...ma se non rimane un "cuscino d'aria" è logico un continuo "attacca-stacca". Un serbatoio pieno d'acqua non ha autonomia perché il liquido è incomprimibile.
C'è una "valvola" che provvede a mantenere una quantità di aria interna.
Il classico polmone è una sfera che all'interno ha una membrana, camera d'aria, che viene gonfiata mediante valvola sulla sommità, fino a raggiungere la pressione corrispondente al minimo di quella corrispondente a quella di esercizio (1 atm/10 m di dislivello + 1 atm).
 

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