Tanino47

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Proprietario Casa
Il condomino abitante al piano superiore al mio tiene il cane nel balcone dove, oltre ad abbaiare in continuazione, fa i suoi bisogni e la sua urina viene giù nel mio sottostante balcone. Ho fatto presente a lui conduttore, al proprietario dell'appartamento e all'amministratore del condominio questa situazione, a dir poco, incresciosa e la risposta è stata che i cani sono meglio delle persone e si possono tenere in casa. E' la prima volta che mi trovo a dover affrontare un problema del genere, vorrei denunciarli tutti ma non so a chi inoltrare la denuncia. Se qualcuno si è già trovato in questa situazione, potrebbe gentilmente suggerirmi come risolverla? Ringrazio e colgo l'occasione per inviare un cordiale saluto a tutti.
 

Gianco

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Professionista
Evidentemente certa gente non conosce l'educazione ed il rispetto dei propri vicini. Strano il comportamento dell'Amministratore.
Credo che potresti far fare una perizia, eventualmente giurata, in modo che possa essere prodotta all'Autorità Giudiziaria, con allegate esplicite foto, sullo stato dei luoghi dopo gli eventi che citi. Poi dovresti inoltrare una segnalazione all'Amministratore e probabilmente alla ASL, (per questo servirebbe il parere di un legale) con allegata copia di detta perizia. Se ciò non sortisse effetto, non ti resta che fare intervenire il legale, magari dopo avere provato a proporre il caso ai Carabinieri.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
senz'altro il consiglio che ti ha dato @Gianco è la strada da seguire. La perizia dovrà essere accompagnata da prove biologiche magari con campioni dai quali è stato estratto il DNA in modo che sia accertata la provenienza. Sarà una perizia di parte un più cara di una perizia che si basa su prove fotografiche. L'unica consolazione è che il costo della perizia lo potrai accludere nel risarcimento danni. Contemporaneamente dovrai sporgere denuncia all' ASL che uscirà per fare un sopralluogo e verificare quanto sostieni.
Con il verbale della ASL e la tua perizia di parte, il tuo avvocato sulla base dell' art. 639 del C.P. porterà direttamente il vicino del piano di sopra in tribunale.
 

Solaria

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Proprietario Casa
Se il cane è costretto a vivere tutto il giorno sul balcone c'è anche il reato di maltrattamento. Chiedi a qualche associazione animalista del tuo comune
 

gigasta

Membro Attivo
Proprietario Casa
Purtroppo mi sono trovato in una medesima situazione, con la proprietaria di un dogo argentino che, per pigrizia, fa sporcare sul balcone, con conseguenti lamentele dei vicini e mie che sotto "sottopettaio".
Mi sono rivolto all' ASL con tanto di documentazione fotografica dei "residui solidi e liquidi" del cane, non possono intervenire!
Mi sono rivolto al nucleo di prossimità della polizia municipale di Torino (gruppo nato per derimere controversie di vicinato e similari) hanno fatto un sopralluogo, hanno consigliato alla signora di interrompere tale comportamento ma non l'hanno sanzionata. Sembra non si possa far nulla...se non sperare che il cane le si rivolti contro!!
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Sembra non si possa far nulla..
non è vero. Certo che bisogna essere decisi ed essere disposti ad anticipare diversi soldi che forse non rientreranno tutti. La procedura l'ho già scritta.
Non so quale ufficio della ASL tu abbia contattato: sta di fatto che a fronte di una segnalazione di una probabile situazione che vìola gli standard igienico sanitari, se l'ASL non fa un sopralluogo e non interviene su chi causa il disagio igienico, va fatta una denuncia alla Procura della Repubblica per omissione di atti d'ufficio (art. 328 C.P.) indirizzata al direttore della ASL di competenza territoriale. Quando, entro 4/5 giorni lavorativi, questo dirigente verrà chiamato in procura e quando saprà il motivo della convocazione e della denuncia che pende sul suo capo, dopo essere ritornato in ufficio alzerà la cornetta del telefono e comincerà un giro di telefonate per cui in brevissimo tempo uscirà qualche tecnico della ASL, magari accompagnato da una pattuglia della Polizia Municipale. Così avrai il tuo sospirato verbale della ASL che certificherà che il tuo balcone è lordato con l'urina e gli escrementi del cane del piano di sopra. Questo non ti esime dal far redigere una perizia tecnica dove si dimostri che i campioni biologici che si trovano sul tuo balcone appartengono allo stesso animale.
Dopo di che parti con una bella denuncia nei confronti del proprietario del cane.
Dispositivo dell'art. 639 Codice penale
Fonti → Codice penale → LIBRO SECONDO - Dei delitti in particolare → Titolo XIII - Dei delitti contro il patrimonio → Capo I - Dei delitti contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone
Chiunque
, fuori dei casi preveduti dall'articolo 635, deturpa o imbratta cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a centotre euro.
Se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro. Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro.
Nei casi di recidiva per le ipotesi di cui al secondo comma si applica la pena della reclusione da tre mesi a due anni e della multa fino a 10.000 euro.
Nei casi previsti dal secondo comma si procede d'ufficio.
Con la sentenza di condanna per i reati di cui al secondo e terzo comma il giudice, ai fini di cui all'articolo 165, primo comma, può disporre l’obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi ovvero, qualora ciò non sia possibile, l’obbligo di sostenerne le spese o di rimborsare quelle a tal fine sostenute, ovvero, se il condannato non si oppone, la prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa, secondo le modalità indicate nella sentenza di condanna.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Non ti resta che provare con l'ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali.
lascia perdere è una manica di sfigati. Più di una quindicina di anni fa, mi è successo di vivere questa situazione: nel condominio a fianco di quello dove abito io c'era un cane che, siccome la proprietaria, vedova e sola, era stata ricoverata in ospedale, veniva lasciato solo sul lastrico solare ad uso esclusivo, di proprietà della vedova, dalla donna di servizio dalle 18:30 fino alle 9:30 del mattino seguente. Questa situazione io l'ho saputo alla fine ma va spiegata subito per capire il racconto. Il cane, una volta lasciato solo, verso le 19:00 incominciava ad abbaiare ed ululare e finiva verso le 8:00 del mattino. La situazione è andata avanti per un giorno. Nel frattempo non stavo vivendo dei momenti felici in quanto mia moglie si trovava sotto chemio e mal sopportava gli effetti collaterali. Così nella mattinata del secondo giorno chiamai l'ENPA di Roma, non quella nazionale, naturalmente c'era una segreteria telefonica dove lasciai i miei dati identificativi ed il motivo della chiamata. Nel pomeriggio inoltrato venivo chiamato da un volontario, il quale dopo essersi fatto spiegare di nuovo la situazione, ed avendo io rimarcato la mia indisponibilità, e quella di mia moglie, a trascorrere un'altra nottata disturbati dagli ululati del cane, mi sentivo rispondere che l'associazione viveva sul volontariato, che i volontari erano insufficienti per affrontare le situazioni emergenziali, e che vista la mia intransigenza mi "consigliava" di stare ben attento a fare una denuncia per abbandono del cane perché non si trattava di un abbandono vero e proprio e che il proprietario del cane, una volta rintracciato, avrebbe potuto querelarmi per diffamazione (assistiti da loro). Alle 19:00 il cane riprese ad abbaiare; contattai i VV.F. i quali mi fecero notare che se il cane non era in pericolo di vita, non era compito loro uscire per portarlo via dalla situazione di crisi in cui si trovava; di chiamare l' ENPA o la Polizia Municipale. Chiamai la Municipale della mia circoscrizione con il risultato di sentirmi dire che tutte le pattuglie erano impegnate e che quando se ne sarebbe liberata una me la avrebbero mandata. Alle 22:00 non si era visto nessuno; allora chiamai il comando della Municipale e dopo aver spiegato la situazione al centralinista questo mi ridirottava al distaccamento della circoscrizione. Qui il centralinista incominciava con il dire che con il servizio notturno c'erano solo due macchine di chiamare l'ENPA, al che io non ci vidi più; gli dissi: "senta io non ho alcuna intenzione di passare un'altra notte in bianco; adesso tiro fuori il mio flobert, salgo sul terrazzo del condominio e faccio smettere il cane; ci impiegherò un pò di tempo per via della distanza e per via del calibro non adatto, ma alla fine penso di riuscirci." Dopo circa 10 minuti il silenzio di casa venne interrotto da una scampanellata insistente del mio citofono: era una vigilessa che chiedeva di me. La feci salire e, siccome giusto, giusto mia moglie aveva avuto un rigurgito, andai ad aprirle con il catino in mano. Nonostante mia moglie stesse male, anche lei rimarcò del fastidio arrecato dall'ululare del cane che al momento dell'arrivo della pattuglia era in quiescenza ma giustappunto riprese proprio in quel momento. Così scendemmo in strada dove trovammo un'altra vigilessa che vedendoci arrivare esclamò "porello chissà come soffre". Allora rivolgendomi al capo pattuglia le dissi: "come vede le mie rimostranze si fondavano su fatti oggettivi; io non ho intenzione di passare una seconda notte con il cane che disturba, se non prendete provvedimenti il sistema per farlo smettere di abbaiare lo trovo comunque." Le due vigilesse si avviarono verso la pulsantiere del condominio ed incominciarono a chiamare i condomini. Io mi ritirai a casa. Poi seppi, quello che ho già scritto; in pratica i vigili, attraverso un condomino, erano riusciti a trovare il numero di telefono del figlio della signora ricoverata; questo avendo il numero della donna di servizio la avvisava di andare a recuperare il cane.
La parte restante della notte e tutti i giorni successivi non fummo più disturbati dall'abbaiare del cane.
 

gigasta

Membro Attivo
Proprietario Casa
Luigi Criscuolo, grazie innanzitutto delle "dritte" su indicate!

lascia perdere è una manica di sfigati. Più di una quindicina di anni fa, mi è successo di vivere questa situazione...............

Senza parole!

Bhè...direi che la sua descrizione illustra ampiamente come le istituzioni preposte siano sufficientemente indifferenti a questo genere di problematiche.

Nel mio caso si tratterebbe innanzitutto di obbligare i proprietari del cane a seguire un corso intensivo di educazione civica (trattasi di personaggi arroganti e che credono tutto gli sia dovuto), pensi che il compagno delle proprietaria del cane, quando rientra, lo inizia a chiamare dal piano terreno, cosicché questo prende ad abbaiare in casa fino a quando l'umano non arriva al terzo piano...e, il più delle volte, per prima cosa fuori sul balcone a fare i suoi bisogni!
 

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