Su un terreno indiviso, di proprietà di quattro fratelli, uno dei fratelli, usufruttuario a vita, ha apportato delle migliorie.
Alla sua morte, il suo erede, richiede che gli vengano riconosciute le migliorie apportate prima della morte dell'ususfruttuario, e anche quelle apportate da lui stesso, dopo che ne è venuto in possesso, nonostante appena nata la comunione, alla morte dell'usufruttuario, gli altri fratelli ne abbiano chiesto lo scioglimento.
La domanda che si pone è:
-il suo è un diritto legittimo?
-Le migliorie apportate vengono riconosciute solo se ricadono nell'area che, fase di divisione, vengono attribuite a ciascuno dei proprietari?
Come ci si comporta in questi casi?
Grazie per qualunque suggerimento
Alla sua morte, il suo erede, richiede che gli vengano riconosciute le migliorie apportate prima della morte dell'ususfruttuario, e anche quelle apportate da lui stesso, dopo che ne è venuto in possesso, nonostante appena nata la comunione, alla morte dell'usufruttuario, gli altri fratelli ne abbiano chiesto lo scioglimento.
La domanda che si pone è:
-il suo è un diritto legittimo?
-Le migliorie apportate vengono riconosciute solo se ricadono nell'area che, fase di divisione, vengono attribuite a ciascuno dei proprietari?
Come ci si comporta in questi casi?
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