Non crediamo (parlo anche per gli altri) di odiare la matematica...ci vorrebbe anche questo!!! Invece di odiare dovremmo dire dimenticare...
per riduzione di consistente frequentazione...Come tutte le discipline l'esercizio quotidiano resta indispensabile per mantenere il livello scolastico
raggiunto, e in tale difetto, a mala pena si riesce a far di conto e a usare le quattro operazioni...conosco fior di professionisti, in particolare i medici, che
si limitano solo alle prime due (+ e -)...per le altre due (x e
ricorrono alla calcolatrice. La controprova è con la lingua: nessuno di noi è un professore d'italiano o un linguista... pur tuttavia il nostro conversare e scrivere è più che soddisfacente, tanto che riusciamo ad usare fluentemente sia l'alfabeto
sia la grammatica sia la sintassi, avendo come buona base di conoscenza
migliaia di parole e relative valenze classificatorie (sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi ecc...); quindi, la differenza fra lingua e matematica è determinata dall'uso continuo della prima e dall'uso minimo della seconda.
Come ultimo esempio, attingo dalla mia materia: la musica; in particolare
gli esecutori strumentisti,senza scartare i cantanti. Da quando ho cambiato casa (sono ormai quasi 8 mesi), complice anche Propit, ho messo le mani sul pianoforte (ne posseggo quattro) molto poco col risultato che tanti brani
(Clavicembalo ben T.di Bach...sonate di Mozart e Beethoven..Chopin ecc...)che eseguivo senza patemi d'animo, ora "zoppicano" vistosamente e nei ritrovi casalinghi con i miei amici alla specifica richiesta faccio la parte del
sordo...Caro Jaco hai l'abilità di inventare quesiti praticamente inutili ma che in qualche modo ci influenzano e ci portano alla discussione tipicamente da "SALOTTO" del secondo ottocento e del primo novecento. Vedrai che nessuno dei propisti, che hanno altro per la testa, parteciperà alla tua leggiadra riflessione. Ciao.QPQ.