In occasione di lavori di ristrutturazione, abbiamo scoperto che la mappa esistente al catasto non corrisponde esattamente alla planimetria dei locali del nostro "nuovo" appartamento e precisamente: un locale che figura diviso in due è in effetti un' unica stanza, mentre un'altra era stata divisa da una parete di cartongesso per creare un ripostiglio.
Il precedente proprietario (che ci ha vissuto per 50 anni) sostiene che le modifiche erano state apportate ai tempi in cui non c'era l'obbligo di comunicarle; il tecnico che segue i lavori consiglia di inserire le modifiche nella DIA in modo che risultino "regolarizzate" e mi rassicura sul fatto che, non essendoci modifiche di superficie o di destinazione, non avrò alcuna conseguenza né economica né legale.
Cosa suggeriscono i nostri esperti? Posso stare tranquilla?
Grazie
Wally
Il precedente proprietario (che ci ha vissuto per 50 anni) sostiene che le modifiche erano state apportate ai tempi in cui non c'era l'obbligo di comunicarle; il tecnico che segue i lavori consiglia di inserire le modifiche nella DIA in modo che risultino "regolarizzate" e mi rassicura sul fatto che, non essendoci modifiche di superficie o di destinazione, non avrò alcuna conseguenza né economica né legale.
Cosa suggeriscono i nostri esperti? Posso stare tranquilla?
Grazie
Wally