D
dario rota
Ospite
Salve a tutti,ho letto con attenzione diversi argomenti simili in questo forum ma non trovo una soluzione attuale al mio che espongo brevemente:Sono in fase di separazione consensuale e con la mia ex moglie abbiamo un immobile (ex casa coniugale) acquistato nel novembre 2007 e dove tutt'ora ci abito solo io in quanto la mia ex ha comprato nel 2010 un'altro appartamento in un altro comune e dove ha trasferito la residenza con nostra figlia di cui abbiamo affidamento congiunto.Siamo in regime di separazione dei beni,il mutuo e' cointestato ma lo pago solo io,la nuova casa della mia ex deve ancora rogitare in quanto non vuole comprarla come seconda casa ma non troviamo un accordo sul suo 50% della casa coniugale.Lei vuole troppi soldi(oltre al fatto che necessita'della liberatoria della banca dal primo mutuo cointestato per aprire un nuovo mutuo!!!...ma non cede..):l'immobile vale 110000 e ci sono 77000 euro di mutuo residuo.Lei ne vuole 40000,ovviamente non e' una cifra equa.Ho provato il mediatore civile ma piuttosto che scendere di prezzo esige di vendere la casa coniugale(ricavandone meno di 20000 euro a testa!!!!!!!).Insomma il mio quesito e' il seguente:in sede di separazione con omologa tra due mesi la mia ex puo' obbligarmi a vendere la casa coniugale?Che via puo' intraprendere il giudice considerato che la mia ex guadagna il doppio di me e che gia' possiede(anche se ancora non ha rogitato per sua convenienza...)una casa?Avendo io pagato sempre il mutuo per entrambi possono obbligarmi a rimanere senza un tetto sopra la testa?O il giudice vedendo il valore periziato della casa coniugale puo' imporre un prezzo del 50% dell'immobile?Insomma ho paura di non riuscire a tenermi la casa dove mia figlia e' nata e di dovermene andare perdendoci un sacco di soldi.Vi ringrazio in anticipo anche solo per la pazienza di aver letto tutto.