se tuo padre sperpererà il suo capitale non solo tu sarai danneggiato, ci saranno anche i tuoi fratelli.Che esclude il sottoscritto sperperando i soldini che riceve? E la legittima che fine fa?
Innanzitutto la legittima si calcola sul patrimonio disponibile al momento del decesso del de cuius, se questo ha fatto testamento. Se non c'è testamento si provvede alla successione legittima che segue i dettami del c.c. .
Se c'é testamento il testante deve dare disposizioni sulla entità delle sue proprietà lasciate agli eredi beneficiari da lui indicati. Tuttavia il c.c. dice che nel testamento non possono essere esclusi il coniuge superstite ed i figli (se questi ultimi non ci sono, i genitori del testante, se ancora viventi) che per questo sono chiamati legittimari; solo su una parte degli averi il testante ha la piena libertà di esprimere la sua volontà: la cosiddetta quota disponibile. La quota disponibile varia a secondo della situazione familiare che lascia il testante; e, ovviamente, varia anche l'entità della quota di legittima: se navighi in internet trovi tutto e di più su questo argomento. Onolulu è ben collegata al web.
Anche se non c'é testamento si può tirare in ballo la quota legittima e la quota disponibile: è il caso in cui uno degli eredi chiamato alla successione legittima lamenti che, a seguito di donazioni o finanziamenti ricevuti da un altro coerede quando il de cuius era in vita, la sua quota sia inferiore alla quota di legittima spettantegli sulla ricostruzione del patrimonio del de cuius. In questo caso, il contestante, assistito da un avvocato, dovrà chiedere al giudice la collazione e la riduzione dell'eredità del coerede favorito. Ovviamente dovrà portare delle prove che suffraghino le sue opinioni.
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