Mancato accordo successione

[fiorio]

Il fratello che vive nella casa in cui il padre ha diritto di abitazione ha residenza altrove e non è incluso nello stato di famiglia del padre. In questo senso non è familiare.
Potrebbe però sempre, per esigenze del padre, che si presume anziano, trasformarsi in ....famiglio, facendo col padre un preciso accordo in tal senso e in tale qualità coabitare.

 

[basty]

Potrebbe però sempre, per esigenze del padre, che si presume anziano, trasformarsi in ....famiglio, facendo col padre un preciso accordo in tal senso.

Appunto.

 

[fiorio]

Appunto.

ma allo stato attuale non lo è

 

[basty]

ma allo stato attuale non lo è

.. forse .. , ma è una ipotesi. Che non preclude possa in futuro diventarlo.

Ho per altro anche espresso dubbi (del tutto soggettivi) sul significato che il nostro postante ha dato riguardo alla residenza del fratello: le due frasi cui faceva riferimento potevano prestarsi ad equivoci: mi sembrava di aver percepito che la lamentela riguardasse soprattutto il fatto che il fratello, pur essendo proprietario di altro immobile, non vi abitasse e continuasse a stare col padre. In questo senso non sono così sicuro che l'accenno alla residenza avesse valenza anagrafica.

Non voglio comunque fare un processo alle intenzioni: ma questi sono i presupposti e le pretese.

mio padre, la cognata e i 2 miei fratelli dopo appena 1 mese dalla morte spingono per la dichiarazione di successione...ma io vorrei impedire sia la successione...almeno per il momento...e impedire la vendita di una casa...

Mi spiego meglio...ho diritto a richiedere le chiavi di casa ed entrare quando voglio?perchè non avendo buoni rapporti col padre mi chiedo se posso pretendere le chiavi di casa,

mio padre vive in casa con l'altro fratello, e lui ha le chiavi

una porzione spetta a me..e quindi ho diritto alle chiavi...

L'unica cosa sensata è stata quella di ipotizzare una perizia (poi c'è il problema della qualità del perito, e della sostenibilità in un contenzioso, ma è altra storia): e avrà tutto il diritto di negoziare il valore della sua quota. Anche li senza pretendere che vincente sia la sua

 

[Ollj]

Che non sia pertinente l'art. 1022: Abitazione e 1023: Ambito della famiglia, lo dovrebbe spiegare lei. Spieghi perchè li ignora.

E' lei che insiste nell'inquadrare il caso solo col combinato 1022/1023; invece tal diritto d'abitazione e d'uso sussiste ex del 540, con un impianto normativo ben specifico:
- diritto legalmente imposto (non frutto di alcun atto negoziale)
- onerosità a carico dei coeredi

Ma certamente non puo pretendere di godere in coabitazione del suo 33% se la abitazione non è stata dichiarata sovrabbondante per le esigenze del padre

Mai scritto ciò.

L'approccio iniziale del postante mi fa propendere nel ritenere che la sua sia una rivendicazione non serena.

Concesso. Questo non significa che lo stesso debba rinunziare ai propri diritti e/o accettare oneri ulterioririspetto a quelli stabiliti per legge.

 

[basty]

Sta diventando una telenovela: ma quanto ad insistenza sono in buona compagnia.

nessuno mette in discussione l'origine del diritto: cioè l'art. 504, e la sua natura
ma non credo ci siano obiezioni nel dire che tal diritto, come contenuto, è trattato nel Titolo V, (che tratta appunto dei diritti di usufrutto, uso ed abitazione,) e precisamente all'art. 1022 : Rimane da specificare l'ambito della famiglia da considerare: e questo è detto all'art. 1023.

Quindi combinato del 504+1022+1023: ed a scanso di equivoci aggiungiamo pure il 1024 che sancisce il divieto di cessione.

Quanto a
Ma certamente non può pretendere di godere in coabitazione del suo 33% se la abitazione non è stata dichiarata sovrabbondante per le esigenze del padre
mi rivolgevo sempre al postante, che aveva ventilato tal ipotesi.

 

[fiorio]

e comunque non ha il 33%, i fratelli sono tre

 

[basty]

e comunque non ha il 33%, i fratelli sono tre

Vero: anche questa presunzione del nostro si rivela verosimilmente errata, e sempre che l'abitazione fosse solo in capo alla madre. Non ricordo di aver letto la conferma.

 

[fiorio]

No basty, il postante mai ha scritto di avere il 33%, bensì questo:

mio padre ha il 33,33% della quota di mia madre defunta ed il restante 66,66% è degli altri 3 figli da dividere

 

[Ollj]

Potrebbe però sempre, per esigenze del padre, che si presume anziano, trasformarsi in ....famiglio, facendo col padre un preciso accordo in tal senso e in tale qualità coabitare.

A condizione che non vi si trasferisca con tutta la di lui famiglia (cui non spetterebbe in ogni caso il diritto d'abitazione e d'uso mobilio, e per il cui utilizzo, periziato nel valore, dovrà essere versato quota parte agli altri coeredi)