Hai aperto molte discussioni analoghe e credo possiamo dire di conoscere ciò che ti angustia: non mi permetto di dare giudizi, ma accetta qualche consiglio e osservazione.
Non viviamo in un paese dove la psichiatria viene utilizzata a scopi politici o per vessare le persone dissidenti.
Per legge l'accertamento di una malattia psichiatrica è demandato ad uno psichiatra appartenente al servizio sanitario.
L'accertamento dell'invalidità è demandato ad una commissione terza, composta da una pluralità di medici, che sentito il paziente ed il medico curante valuta la situazione e delibera in merito.
Anche un ricovero che superi un tempo stabilito, non può essere ordinato solo dalla struttura ospedaliera: un trattamento sanitario obbligatorio deve sempre essere convalidato dall'autorità locale (es. il sindaco) che in generale è estraneo alle vicende familiari
I genitori, in queste circostanze, sono totalmente esclusi dalle decisioni che spesso subiscono.
Aggiungo anche che in queste situazioni, la preoccupazione maggiore dei genitori è quella di "proteggere" i figli da azioni e comportamenti che possano portare loro un danno economico, oltre che fisico ecc.
L'amministratore di sostegno credo sia nominato da un giudice, altra figura estranea alla famiglia: ed è improbabile che agisca in combutta con qualcuno.
Io ti invito quindi a pensare in modo positivo: se la casa ereditata da tuo padre (o madre, non ricordo) che oggi se ricordo bene è stata venduta, è perchè il proprietario aveva pieno titolo per farlo.
Scusa se te lo chiedo: come ti mantieni? Da dove provengono i proventi che costituiscono il tuo reddito? Dove vivi? Con chi vivi? Ricevi qualche sussidio?