alberto bianchi

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Il postante ha chiesto se un assegno circolare ha una scadenza:
Teoricamente è così, ma la realtà è ben diversa: è come la prognosi medica: salvo complicazioni. Prova a tenere per qualche mese un assegno circolare senza portarlo all'incasso, poi all'improvviso ti rechi in banca credendo di trovare il cassiere con i soldi pronti e che ti offre anche una tazzina di caffè ! Dopo 15 giorni dalla data di emissione la banca, per poter soddisfare la tua richiesta deve chiedere l'autorizzazione al traente. Le potenziali conseguenze sono immaginabili.
 

basty

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Dunque: alcuni assegni circolari, ad esempio dei rimborsi pervenutimi dalla Banca d'Italia avevano esplicitamente indicata la data di scadenza (di rimborso).

Non sapevo invece che dopo 15 gg la banca debba chiedere l'autorizzazione al traente: per quel che mi ricordo, su un assegno circolare non è indicato il nominativo del traente, e credo possa essere presentato all'incasso anche su una banca diversa da quella emittente. Quindi?
 

alberto bianchi

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Dunque: alcuni assegni circolari, ad esempio dei rimborsi pervenutimi dalla Banca d'Italia avevano esplicitamente indicata la data di scadenza (di rimborso).

Non sapevo invece che dopo 15 gg la banca debba chiedere l'autorizzazione al traente: per quel che mi ricordo, su un assegno circolare non è indicato il nominativo del traente, e credo possa essere presentato all'incasso anche su una banca diversa da quella emittente. Quindi?
La banca dove ti presenti per riscuotere l'assegno circolare ha due elementi: la data di emissione ed il nome della banca che ha emesso l'assegno circolare e la richiesta verrà fatta tramite quest'ultima. Nel frattempo il traente (teoricamente) potrebbe anche aver revocato l'assegno p essere partito per una lunga vacanza in Amazzonia.
 

basty

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Non sapevo che il traente potesse revocare l'assegno circolare.
(o meglio, credevo che potesse revocarlo solo presentandolo fisicamente alla banca emittente chiedendo di revocarlo)
 

moralista

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Professionista
Quando un istituto emette un assegno circolare lo emette solo se c'è copertura, pertanto l'istituto si è già preso quanto basta dal conto corrente, in seguito nulla deve alla banca.
le risposte sono state molto difforme per la richiesta fatta da chiacchia
 

Nemesis

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Risulta inutile fare riferimento ai "normali" assegni bancari e circolari.
La fattispecie in discussione riguarda un assegno che non è propriamente un "circolare", emesso da una banca. Ma è un assegno postale vidimato. Agli assegni postali vidimati si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni previste per l'assegno bancario.
L'assegno vidimato è un assegno postale tratto dal titolare di conto corrente BancoPosta sul proprio conto corrente, recante la vidimazione da parte di Poste Italiane che comprova l'acquisizione dei fondi.
La riscossione degli assegni postali vidimati può essere effettuata a vista, presso qualsiasi Ufficio Postale, anche da chi non intrattiene rapporti continuativi con Poste Italiane purché sia legittimato alla riscossione in quanto beneficiario o ultimo giratario dell'assegno stesso e comprovi la propria identità tramite esibizione di un valido documento di riconoscimento.
Gli assegni postali vidimati possono essere anche versati su conto corrente postale o bancario.
Gli assegni postali vidimati sono pagabili a vista entro il termine massimo di due mesi indicato sul titolo all'atto della vidimazione. Il termine di validità è impresso a stampa sul titolo.
Scaduto tale termine di validità, il beneficiario non può più richiedere a Poste Italiane il pagamento o la rinnovazione del titolo, ma dovrà rivolgersi al traente.
 
Ultima modifica:

basty

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Bene. Ricordavo una altra discussione dove era stato chiarito che gli assegni postali ("Vidimati"?), avevano una scadenza predefinita.

@Nemesis: cosa invece ci dici in merito agli assegni circolari bancari classici?
 

Nemesis

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cosa invece ci dici in merito agli assegni circolari
Art. 84 R.D. n. 1736/1933 (Disposizioni sull'assegno bancario, sull'assegno circolare e su alcuni titoli speciali dell'Istituto di emissione, del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia):
Il possessore decade dall'azione di regresso, se non presenta il titolo per il pagamento entro trenta giorni dall'emissione.
L'azione contro l'emittente si prescrive nel termine di tre anni dall'emissione.
La girata a favore dell'emittente estingue l'assegno.

Il soggetto che l'ha richiesto avrà sette anni di tempo in più rispetto al beneficiario, per richiedere il rimborso del denaro consegnato alla banca a fronte dell’emissione del titolo, prima che anche il suo diritto sia prescritto.
 

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