Non so se per dimentcanza , distrazione o malafede vedo ripetersi anche in questa sede la critica all'8xmille alla Chiesa.
Ora, io non ho interessi da difendere ma ritengo utile ricordare alcune cose
La discussione è intitolata al 20 settembre e di lì partiamo
Dopo il 20 setttembre e fino ai patti Lateranensi (1929) i rapporti Stato Chiesa vedevano il papa" chiuso" in Vaticano perche' si considerava prigioniero , il Re scomunicato e molti religiosi nelle regioni già pontificie che aiutavano i cosiddetti ( dai piemontesi) "briganti" a combattere contro l'occupazione piemontese.
I quali piemontesi avevano requisito tutte le proprietà della Chiesa dalle quali quest 'ultima ricavava il suo reddito pe r mantenere i suoi.
Con i patti laternensi ( un trattato di pace internazionale) le due parti arrivarono ad un riconoscimento formale dlello status quo venutosi a formare e lo Stato italiano si impegnò a versare come indennizzo la cosidddetta congrua per il mantenimento del clero.
Venne Craxi e da laico riuscì a modificare i termini del risarcimento con la destinazione volontaria dell'8 x1000.Le ragioni del pagamento non variarono, sempre si trattò di indennizzo nel'ambito di un trattato internazonale
Ricordo che la nostra Costituzione non prevede la possibilità di sottoporre a referendum i trattati internazionali. Ne consegue che per modificare questo accordo ci vuole l'assenso delle due parti.
C'è da notare una peculiarità. I negoziatori del vaticano sono stati abilissimi a far accettare una clausola che stabilisce che se il dichiarante non precisa la destinazione, gli importi verranno comunque assegnati , applicando le stesse percentuali dei fondi assegnati.
Se non si vuole che questo accada occorre spcificare che deve andare all Stato.
E' ovvio che chi non fa il 730 non è in grado di fare alcunchè e l'8x1000 segue lo stesso destino