77NINO

Membro Attivo
Proprietario Casa
salva a tutti,
e ringranzio anticipatamente a quanti risponderanno a questa discussione.
FATTI:
io abito in un condominio non costituito, e sono l'ultimo compratore dell'appartemneto in esso. i vicini per conto loro hanno messo nello spazio comune ognuno per fatti loro, una luce (sotto la mia finestra) con relativa accensione (pulsantiera) all'inizio della scala comune,
la prima domanda:
posso anche io mettere una luce con relativa pulsantiera di accensione e spegnimento nell''atrio come hanno fatto i miei vicini?
seconda domanda
posso, se mi trovassero obiezioni, visto che non sono luci per i condomini ma per uso proprio, farle rimuovere?
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Essendo un condominio non costituito formalmente, vige una assoluta anarchia, mitigata dalla buona educazione e dalle norme civili applicabili.

Puoi (..o non puoi secondo il tuo piacere), mettere luci, togliere luci, pulire se hai voglia, pagare le spese se qualcuno te le chiede, utilizzare le parti comuni a piacimento (visto che sono anche tue).

....insomma, che la forza sia con te (...ma con tatto e buona educazione).
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
salva a tutti,
e ringranzio anticipatamente a quanti risponderanno a questa discussione.
FATTI:
io abito in un condominio non costituito, e sono l'ultimo compratore dell'appartemneto in esso.
Comunque siete un condominio, probabilmente non avete l'amministratore, questo si può nominare in assemblea se voi siete più di quattro, se l'assemblea la puoi convocare tu stesso, e non viene nominato ti consiglio da adire alla Volontaria Giurisdizione del Tribunale, senza avvocato e con poca spesa sarà nominato uno d'ufficio.
Se siete più di 10 condomini è bene avere un Regolamento Condominiale, lo puoi scrivere tu stesso e si approva in assemblea, comunque ne trovi già pronti in rete, però bisogna adattarli alle esigenze del vostro stabile, insomma con la buona volontà si può fare tutto.
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Se volete l' amministratore, sceglietelo voi.

Se vi beccate uno che non conoscete, scelto dal tribunale, e non siete abituati al potere dell' amministratore, rischiate di cadere dalla padella alla brace.

Se non sapete ciò che state facendo, meglio non fare nulla!

O trovi la maggioranza che ti aiuta a gestire, con l' organizzazione dell' amministratore, oppure non siete ancora abbastanza maturi per avere l' amministratore.

Il mio consiglio è: non forzate mai la mano alla maggioranza!
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Si, sono d'accordo che sia l'assemblea a scegliere l'amministratore, però se la maggioranza non lo vuole e si rende necessaria la nomina, perchè tutte le responsabilità civili, penali, amministrative e fiscali del condominio ricadono su tutti e se uno o più condomini in minoranza desiderano avere l'amministratore, appunto per non avere le responsabilità anzidette, la strada è quella della Volontaria Giurisdizione.
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
La responsabilità è una scusa che è tirata in ballo per difendere gli interessi di chi governa.

Le responsabilità dei condòmini e dei cittadini non sono delegabili.

Le cose nei condomìni e nel nostro stato vanno così male proprio perchè i condòmini e i cittadini non vogliono prendersi le proprie responsabilità.

 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
So benissimo come vanno le cose in condominio, ma poniamo il caso Fiscale, i condomini sanno che devono compilare l'F24, il quadro AC, il 770, poi sono in grado di chiedere il CF condominiale all'Agenzia delle Entrate? Io non so molto di cose Fiscali, e per questo consiglio a tutti di nominare l'amministratore, ma ci sono altre cose che possono creare noie, per esempio l'ascensore che deve essere revisionato ogni due anni, l'impianto antincendio, la messa a terra, l'impianto di riscaldamento, eventuali infortuni a persone, danni che possono essere cagionati da parti comuni (camini, grondaie ....) ecc ecc
Non vorrei fare l'uccello del malaugurio, pero sono tutte cose cose possono succedere, così io come condomino preferisco che sia un'amministratore ad occuparsi di tutto e meglio ancora se è professionista, magari iscritto ad una Associazione.
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
...per la cronaca, fino a che il condominio non si costituisce e nomina l' amministratore non deve compilare gli F24, non deve neanche chiedere il codice fiscale, non deve presentare il mod. 770.

Il mod. AC è un obbligo che è a carico dell' amministratore, non del condominio.

Riguardo la revisione dell' ascensore, gli impianti antincendio, la messa a terra, l' impianto di riscaldamento, eventuali infortuni a persone e cose etc...etc..., il soggetto di tutti questi obblighi è sempre il condomìnio, che ha la possibilità (....tutta da dimostrare!) di coinvolgere l' amministratore perchè non si è abbastanza preoccupato di gestire il condominio.

Comunque tutti i guai sono dei proprietari! L' amministratore risponde semmai per ciò che si prova che non abbia fatto.

Infine, le associazioni degli amministratori difendono gli interessi degli amministratori (non dei condòmini).

Conclusione: NESSUNO difende gli interessi dei condòmini se i condòmini non si organizzano per difendere i propri interessi.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Mha, tutto quanto mi sembra in contrasto con un articolo del Codice Civile Inderogabile che afferma;

Art. 1129
(Nomina e revoca dell'amministratore)
Quando i condomini sono più di quattro, l'assemblea nomina un amministratore. Se l'assemblea non provvede, la nomina è fatta dall'autorità giudiziaria, su ricorso di uno o più condomini.
....


quindi credo che questo sia imperativo, certo nessuno verrà mai a controllare, ma io personalmente non rischierei, specialmente per la parte fiscale, ossia basta che un condomino abbia il desiderio di avere l'amministratore e tutto il castello di carte cade.
Ricordiamoci che in questo giorni c'è il Censimento e si deve dichiarare dove si abita, chissà che in un prossimo futuro qualcuno non effettui qualche controllo in più?

p.s. il condominio non ha bisogno di nessun atto per la sua costituzione;

La nascita di un condominio infatti non postula un formale atto costitutivo, ma si verifica pleno jure con la costruzione sul suolo comune o con il frazionamento da parte dell’unico proprietario pro indiviso di un edificio, i cui piani o porzioni di piano vengano attribuiti a due o più soggetti, in proprietà esclusiva (Cass. 78/4769)
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
L' art. 1129 del codice civile regola una situazione giuridica (la costituzione del condominio).
Regolare non significa sanzionare.

Se il legislatore avesse voluto rendere imperativa la norma, avrebbe dovuto prevedere delle scadenze e delle sanzioni. In assenza di scadenze e di sanzioni le norme civili regolano i rapporti di convivenza, ma non obbligano (la dimostrazione è che moltissimi condomìni non sono costituiti formalmente in condominio).

Pertanto l' articolo 1129 non è una norma imperativa.

E' vero che ogni condòmino "può" richiedere l' amministratore; proprio per questo motivo consiglio di NON richiedere l' amministratore, ma di sceglierlo; i motivi per cui dovrebbero evitare di adire la volontaria giurisdizione li ho già scritti prima.

Infine, la sentenza che citi intende spiegare che il condominio, di fatto, esiste anche se nessuno lo costituisce formalmente, esattamente come un bambino nasce anche se poi i genitori non vanno in comune a registrarlo.

Questo è perfettamente vero, in pratica. Infatti molte comunità residenziali si gestiscono bene in condominio, anche senza costituirsi in condominio, vanno avanti bene perchè hanno elevati rapporti sociali e di amicizia che consentono di non creare litigi e di gestire insieme con criteri di equità.

Fino a che queste comunità residenziali non avranno bisogno delle formalità giuridiche per gestirsi andranno avanti benissimo. Saranno costretti a diventare formali soltanto quando avranno bisogno di un legale rappresentante (ossia di un soggetto che abbia titolo giuridico per chiedere le spese condominiali o perseguire un moroso, oppure per incassare il premio di una assicurazione per conto del condominio).

Mi impressiona notare quanto le norme giuridiche abbiamo ingessato la mente delle persone, tanto da ingabbiare il pensiero e impedire di vedere la realtà.

In Italia le leggi sono come le pistole che le persone istruite e ricche puntano contro coloro che non hanno la competenza per difendersi.

E' arrivato il momento di cominciare a cambiare!
 

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