l unica quindi è far finta di non conoscerla.
Conoscere una persona non significa automaticamente esserne legata da "vincoli affettivi".
Dico come farei io nel tuo caso.
Stipulerei con la persona che ti ospiterà un contratto scritto; anche per regolare fin da subito l'ipotesi che in futuro lei intenda revocare l'ospitalità e chiedere lo sgombero della stanza.
Il contratto può essere di locazione o di comodato, in base ai vostri accordi.
Col contratto firmato dalle parti e registrato all'Agenzia delle Entrate andrei all'Anagrafe comunale per iscrivere la residenza, dichiarando di non avere alcun legame né vincolo con il locatore o comodante.
In quel caso non ti possono negare uno stato di famiglia autonomo.
Normalmente i "vincoli affettivi" riguardano le coppie di conviventi non unite in matrimonio, dichiarazione o contratto di convivenza; oppure unione civile.
Il tuo mi pare un caso diverso: per quanto la proprietaria sia "una cara amica" come hai scritto nel primo post, non si può definire con esattezza la natura e l'intensità dell'eventuale "vincolo affettivo" che vi unisce.