Buongiorno a tutti
Vorrei un parere sulla risoluzione per gravi motivi a causa coronavirus per i contratti transitori ad uso studenti.
Considerata l'attuale lacuna normativa chiedo, a chi è più esperto di me; se in assenza di sospensione delle lezioni da parte delle università (le hanno modificate in frequenza a distanza, non annullate); è configurabile il recesso per gravi motivi.
La mia considerazione è purtroppo positiva per forza maggiore, tuttavia, considerato il pregiudizio economico che nè subirebbo noi tutti proprietari mi chiedo se abbia qualche senso appellarsi al fatto che da contratto il conduttore stabilisce la propria dimora presso l'immobile locato.
Dunque rimandando ad un organismo conciliativo/tribunale il contenzioso.
Questo soprattutto nel caso non venissero corrisposti i 3 mesi di recesso anticipato e/o qualche inquilino se ne andasse chiedendo pure indietro la caparra.
Riguardo la caparra formalmente a me risulta che serva comunque una domanda giudiziale di attribuzione in assenza di accordo transattivo tra le parti, affinchè questo possa esser legalmente trattenuto come canone.
Se qualche altro proprietario/a ha già avuto esperienze simili vorrei conoscere la sua esperienza.
Grazie a tutti