ross 1961

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Proprietario Casa
Salve sono proprietario di un locale piano terra a Foggia accatastato c3, ho fittato il locale come uso laboratorio ma il locatario non avendo partita IVA e poca fortuna nell'ambito imprenditoriale ha trasformato il locale per uso abitativo ed è riuscito anche ad avere anche la la residenza dal comune nonostante non sia possibile visto la categoria catastale. La domanda che mi preoccupa è : " come proprietario sono passibile di denuncia da parte di altri condomini o chicchessia, e quindi problemi di varia natura legale? grazie
 

uva

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Proprietario Casa
Se hai stipulato con quell'inquilino un contratto di locazione commerciale del C/3 della durata di 6 anni + 6 per uso laboratorio e l'hai registrato all'Agenzia delle Entrate, tu sei in regola.
Sul mod.RLI per la registrazione bisogna indicare il codice fiscale del conduttore, non la partita IVA.
E' suo onere aprirla per esercitare l'attività e adibire il locale all'uso convenuto.

Non hai l'obbligo di vigilare sull'uso che ne fa l'inquilino e non ne sei responsabile.
Devi intervenire se i condòmini ti segnalano che quella persona vìola il regolamento condominiale, ad esempio con rumori e disturbi ai vicini.

è riuscito anche ad avere anche la la residenza dal comune nonostante non sia possibile visto la categoria catastale
Tu come ne sei venuto a conoscenza?
Ti è stato chiesto di fare la variazione destinazione d'uso da commerciale ad abitativo?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
ha trasformato il locale per uso abitativo
Giova segnalare che puoi chiedere la risoluzione del contratto entro tre mesi dal momento in cui hai avuto effettiva conoscenza che il conduttore ha adibito l'immobile a un uso diverso da quello pattuito.
Decorso tale termine senza che la risoluzione sia stata chiesta, al contratto si applica il regime giuridico corrispondente all'uso effettivo dell'immobile.
 

ross 1961

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Se hai stipulato con quell'inquilino un contratto di locazione commerciale del C/3 della durata di 6 anni + 6 per uso laboratorio e l'hai registrato all'Agenzia delle Entrate, tu sei in regola.
Sul mod.RLI per la registrazione bisogna indicare il codice fiscale del conduttore, non la partita IVA.
E' suo onere aprirla per esercitare l'attività e adibire il locale all'uso convenuto.

Non hai l'obbligo di vigilare sull'uso che ne fa l'inquilino e non ne sei responsabile.
Devi intervenire se i condòmini ti segnalano che quella persona vìola il regolamento condominiale, ad esempio con rumori e disturbi ai vicini.


Tu come ne sei venuto a conoscenza?
Ti è stato chiesto di fare la variazione destinazione d'uso da commerciale ad abitativo?
Non mi ha chiesto nessuna modifica catastale, ma lui mi ha rilevato di avere avuto la residenza dal comune nel locale da me fittatogli.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
ho fittato il locale come uso laboratorio ma il locatario non avendo partita IVA
già questo doveva metterti sul "chi vive" nel senso che chi prende in affitto una unità immobiliare C3 o ci lavora, ed allora doveva avere la PIVA, oppure è una persona che ha un hobby che richiede spazio (plastico per ferromodellismo) e quindi non aveva bisogno della PIVA.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
già questo doveva metterti sul "chi vive"
Non necessariamente.
Tizio può affittare un locale commerciale con l'intenzione di iniziare un'attività.
Per registrare il contratto all'Agenzia delle Entrate si scrive sul mod. RLI il codice fiscale della persona fisica Tizio.
Che successivamente decide sotto quale forma esercitare quell'attività e provvede alle iscrizioni Camera di Commercio e partita IVA.
Il locatore non ha l'onere di controllare se e come il conduttore svolge le sue pratiche.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
lui mi ha rilevato di avere avuto la residenza dal comune nel locale da me fittatogli.
Potresti verificare in Anagrafe se effettivamente il tuo inquilino risulta residente nel C/3.
Se è proprio così, secondo me il Comune può rilevare l'incoerenza tra la tipologia catastale (C/3) e l'uso dell'unità immobiliare (abitativo di una persona ivi residente).
In tal caso è probabile ti venga intimato dal Comune di procedere al cambio destinazione d'uso.

E' successo a me qui a Torino per un'appartamento A/2 locato ad una piccola s.r.l. per uso ufficio amministrativo.
Il Comune mi ha obbligata a fare la pratica di variazione da A/2 (abitazione) ad A/10 (ufficio) aumentando la rendita catastale e quindi l'IMU da pagare.
 

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