griz

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Professionista
.... cose d’altri tempi.
Quando ero bambino, passavo le estati nel paese dei nonni. C’erano Solo due negozi tuttofare: il negozio comunicava con la cucina. Spesso si vedevano e “sentivano” cuocere i salami: una vera squisitezza monferrina. Oggi, se li trovi, credo siano “cotti” chimicamente
oggi si denuncerebbero per contaminazione :)
 

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Quante cose sto imparando. Non immaginavo. Grazie
Uno studio tipo psicologo potrebbe aprire secondo voi?
Immagino occorra cambiare categoria. Un A2 cosa dovrebbe nel caso diventare e quali costi (o risparmi?) si avrebbero nel locare un appartamento ad uno studio di psicologo? (Rispetto ad una persona in cedolare secca)
 

basty

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Passaggio in categoria A10, con triplicazione delle rendite catastali e relativa IMU
Perdita possibilità di cedolare secca.

Salvo il tuo comune non sia fiscale e tolleri la locazione in A2 uso studio. Nel qual caso perderesti solo (!?) la cedolare. Ma non è detto che all'inquilino vada bene: non potrebbe scaricare il canone come spese professionali (almeno nominalmente), salvo riisieda nel medesimo appartamento ed eserciti con studio in casa.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma il moltiplicatore IMU di un immobile A/10 è la metà di quello di un altro immobile del medesimo gruppo catastale.
Si, ho visto. Proprio per quello ho allegato il sito dove suggerivo di visionare tariffe e coefficienti

Ho supposto una triplicazione della rendita, ma anche questo dipende da comune e comune.(in più o in meno)
 
U

User_29045

Ospite
Uno studio tipo psicologo potrebbe aprire secondo voi?

Lo psicologo è molto border line. Mi spiego. Lo psicologo parla con le persone senza urlare, con calma e pacatezza, le ascolta, le consiglia, e nel mentre prende appunti.
Non è un'attività rumorosa a patto di usare un tono di voce moderato che non dia fastidio ai vicini.
E' un po' come fare ripetizioni private, insomma.
Quindi, non essendo un'attività che non produce i rumori di una palestra, o di una rock band, o di una macelleria, e non avendo l'infettività di uno studio medico che riceve pazienti in stato febbrile, facilmente può essere inserita in un contesto condominiale.
Il cambio di categoria catastale in studio è comunque caldamente consigliato, se non altro perché il viavai di persone che usano l'ascensore per raggiungere lo studio, le persone in attesa per le scale, le persone che entrano e escono continuamente, alla lunga smettono di passare inosservate.
Uno psicologo ha molti pazienti da ascoltare.
E qualcuno si stancherebbe presto di pagare l'ascensore anche e soprattutto per i clienti dello psicologo.
Non vale neanche la scusa "Sto al primo piano o al piano terra, e quindi i miei clienti non prendono l'ascensore"; questo perché la gente, passando, sporca il pavimento, e può comunque manomettere / rompere i vetri dell'androne d'ingresso o spaccare la maniglia del portone, può spezzare la chiave all'interno della serratura (da me c'è un maniaco che ogni tanto lo fa), sottrarre la corrispondenza che fuoriesce dalle cassette, può spaccare il marmo del pavimento se un oggetto pesante scivola dalle mani, e rappresenta comunque un rischio generico perché il condominio è frequentato da più persone di quelle previste, e soprattutto da persone che non vi abitano, minando anche la sicurezza delle varie abitazioni, se non è presente un sistema di videosorveglianza sulle aree comuni.
Il tutto, verificando CON ATTENZIONE a priori che sia possibile - da regolamento di condominio contrattuale - cambiare la categoria catastale senza dover attendere il benestare dei condomini tutti, o della maggioranza assembleare.
 
Ultima modifica di un moderatore:

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
senza dover attendere il benestare dei condomini tutti, o della maggioranza assembleare.
Mi pare di ricordare che ci siano opinioni diverse sulla legittimità di vincoli alla destinazione d'uso da parte condominiale: credo certamente illegittime se deliberate assemblearmente. Solo un regolamento contrattuale potrebbe avere efficacia.
 
U

User_29045

Ospite
Mi pare di ricordare che ci siano opinioni diverse sulla legittimità di vincoli alla destinazione d'uso da parte condominiale: credo certamente illegittime se deliberate assemblearmente. Solo un regolamento contrattuale potrebbe avere efficacia.

Giusto. Ma visto che i regolamenti di condominio contrattuali sono tutti diversi tra loro, ne potrebbe esistere anche uno dove in deroga alla legge si rimanda la possibilità di cambio destinazione d'uso al parere assembleare, o comunque magari se non si rimanda, si rallenta tale processo dicendo che bisogna dare 12 mesi di preavviso, e altre cose del genere. Bisogna prendere BENE visione del regolamento di condominio CONTRATTUALE dove il locale, di cui si desidera modificare la destinazione d'uso, si trova.
 

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