jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
E' normale leggere nella pubblicità del fotovoltaico la seguente dicitura:
" Impianto fotovoltaico 3 kWp kit Made in Italy inclusa installazione ...".
Ora 3 kWp significa 3 chilowatt di PICCO. Quindi l'impianto ha una potenza installata MASSIMA di 3 kW. Dunque la sua potenza media sarà inferiore a 3 kW, non parliamo poi della sua potenza impegnata (= minima garantita). Perciò un tale impianto non potrà essere assolutamente equivalente a quello dell'ENEL (cui tutti siamo tradizionalmente allacciati) con potenza impegnata (= minima garantita) di 3 kW. Mi pongo allora la domanda: qual'è la potenza minima garantita di quell'impanto fotovoltaico? 1 kW? 1,5 kW? 0,8 kW? O addirittura nelle notti di inverno la potenza si avvicina allo zero e quindi vicina allo zero è la sua potenza minima garantita?
Grazie per le risposte.
 

onesense

Membro Attivo
Proprietario Casa
Anche il tuo contatore ENEL tradizionale non ti eroga (per tua fortuna, altrimenti sai che bolletta!!!) sempre 3 kW, ma ti garantisce soltanto che fino a 3kW (anzi 3,3 per la precisione) puoi prelevarli senza che stacchi.
Il concetto quindi è equivalente a quello che hai appena espresso per il fotovoltaico.

Ora se guardi la tua bolletta ENEL vedrai che c'è scritto il tuo consumo annuale in kWh (non kW). Supponiamo che siano 4.000.
Un impianto fotovoltaico da un kWp produce, a seconda della zona in cui abiti e dell'esposizione in cui lo installi (sud è la migliore) un certo numero di kWh l'anno (in media, ovviamente, perché in un annata particolarmente soleggiata produrrà un poco di più, in un'annata più piovosa di meno). Supponiamo che per dove abiti tu e per il posto in cui lo collochi ti produca (trovi facilmente le tabelle su internet) 1.300 kWh l'anno.
Con un impianto da 3kWp produrrai quindi 3 x 1.330 = 3.900 kWh l'anno, soddisfacendo quindi quasi integralmente il tuo fabbisogno che, abbiamo supposto, era di 4.000 kWh.

Spero di essere stato utile.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Il fornitore (ENEL o altri) dotato di un impianto tradizionale (quello con la centrale - idraulica, o termoelettrica, o nucleare, o a carbone), se il cliente richiede una potenza impegnata di 3 kW, può garantire in qualsiasi momento 3 (anzi, 3,3) kW. Un impianto locale con pannelli da 3 kWp (Chilowatt di picco, ossia massimi, erogati quando il sole invia raggi perpendicolari ai piano dei pannelli) non potrà ovviamente mai garantire 3,3 kW in modo continuo: li garantisce solo nell'istante in cui i raggi sono perpendicolari ai pannelli. Il concetto di chilowatt di picco è un concetto di nessuna utilità per l'utente di energia elettrica, è invece utile nei contesti tecnico-commerciali, ossia per la progettazione e per la vendita.
 

onesense

Membro Attivo
Proprietario Casa
Beh, se compri una macchina che fa 200 all'ora non è che ci vai sempre a 200!!!
E' solo per capire quanto è potente.

Lo stesso per il fotovoltaico: i kW di picco ti fanno capire il dimensionamento dell'impianto.
Poi è ovvio che di giorno producono di più e di notte di meno, mentre il contatore ENEL può darti la stessa quantità di energia in ogni momento.
Ma a te alla fine interessa quanto ti producono nel complesso, non quando (anche se in effetti quest'ultima affermazione non è vera perchè a seconda di quando produci e quando consumi, l'energia ti viene contabilizzata in maniera diversa).
 

Stefano Mariano

Membro dello Staff
Mi intrometto nella discussione per dire che è corretto quanto affermato da onesense nel suo primo post circa i consumi e il dimensionamento-prodizione dei pannelli fotovotaici ma vorrei aggiungere una precisazione circa l'intero argomento: l'impianto fotovoltaico, allo stato attuale dell'arte, non può sostituire completamente la fornitura di energia elettrica dell'Enel o di altro gestore. Ciò per diveris motivi: 1) i pannelli non producono alcuna energia durante la notte o in assenza di luce solare (dovuta a ombreggiature o altre cause), 2) Tale discontinuità richiederebbe la presenza di accumulatori di energia (batterie) che, oltre a un elevato costo di acquisto, perdono efficienza e vanno sostituiti in tempi relativamente brevi. Ecco perché gli impianti fotovoltaici che vengono incentivati sono quelli "connessi alla rete" e tuttavia, purtroppo ancora, necessitano di incentivi (retribuizione del kilowatt in misura superiore al prezzo di mercato) per essere economicamente convenienti. Detto questo, sono un fautore e ho un impianto fotovoltaico.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Beh, se compri una macchina che fa 200 all'ora non è che ci vai sempre a 200!!!
E' solo per capire quanto è potente.

Ovviamente. Nasce allora il problema di accumulare energia elettrica quando la produzione supera il consumo per averla disponibile quando invece la produzione non riesce a soddisfare il consumo.

Ecco perché gli impianti fotovoltaici che vengono incentivati sono quelli "connessi alla rete"

Sono connessi alla rete nel senso che sono in parallelo con essa, ossia lasciano "il passo" alla rete quando essi non erogasno energia? Grazie.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Ecco perché gli impianti fotovoltaici che vengono incentivati sono quelli "connessi alla rete" e tuttavia, purtroppo ancora, necessitano di incentivi (retribuizione del kilowatt in misura superiore al prezzo di mercato) per essere economicamente convenienti
Insomma non è detto che l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico sia in grado di fronteggiare sempre la richiesta di energia. E questo deve essere sempre detto chiaramente all'inesperto cliente, invece di propinargli lo specchietto delle allodole dei 3 kWp (che, come ben chiarito prima, non c'entrano nulla con i 3 kW della potenza impegnata del 'maturo' fornitore tradizionale).
 

onesense

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sono connessi alla rete nel senso che sono in parallelo con essa, ossia lasciano "il passo" alla rete quando essi non erogasno energia? Grazie.

Esattamente.
Semplificando potremmo dire che i kWh che il tuo impiantoproduce possono:
- essere utilizzati immediatamente senza passare dal contatore principale (ma venendo contabilizzati dal secondo contatore che ti installa l'ENEL per il fotovoltaico). Per questi kWh incassi il contributo del Conto Energia e paghi accise IVA (e ti pareva...);
- essere immessi in rete (sostanzialmente venduti al gestore della rete, quindi) ottenendo in cambio un credito in kWh che potrai utilizzare quando hai bisogno di elettricità ed il tuo impianto non ne sta producendo. Per questi kWh, a differenza dei precedenti, paghi anche un contributo per l'utilizzo della rete.
 

Legionauro

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Insomma non è detto che l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico sia in grado di fronteggiare sempre la richiesta di energia. E questo deve essere sempre detto chiaramente all'inesperto cliente, invece di propinargli lo specchietto delle allodole dei 3 kWp (che, come ben chiarito prima, non c'entrano nulla con i 3 kW della potenza impegnata del 'maturo' fornitore tradizionale).

Mi permetto di consigliare la lettura di un libretto "illuminante" dal titolo:<< L'illusione dell'energia dal sole>>, scritto dal Prof. Franco Battaglia, il quale bene descrive le motivazioni (date da leggi fisiche) per cui gli impianti foto-eolico-voltaici non convengono nemmeno se regalati.
Consta di circa 200 pagine e si legge in un lampo, richiamando alla mente (e spiegandole come a ragazzini di 12 anni) tutte quelle formule fisiche che a scuola non ci entravano in testa, purtroppo, ma che sarebbe meglio aver presenti prima di affrontare tali spese.
Detto ciò, resto dell'opinione che è una truffa reclamizzare come "salvatore della patria" un impianto che ha una resa massima possibile (e difficilmente incrementabile) del 25-30%, dal momento che ha la sua resa massima a mezzogiorno di una giornata limpida d'estate (max verticalità dell'insolazione, poi degradante verso l'inverno) senza tener conto di tutta una serie di fattori aleatori non preventivabili; che il massimo irraggiamento lo si può ottenere 2 ore prima e 2 ore dopo mezzogiorno (ovvero 4h su 24); che la potenza massima di picco generalmente, d'inverno e d'estate, la si raggiunge dopo le ore 20.00 (ovvero quando i pannelli non funzionano); che nessuno, in fase di preventivo accenna mai a quelli che saranno i costi del loro smaltimento (essendo materiale inquinante, soprattutto quelli che vengono dalla Cina.....) e che quindi dovrebbe essere computato nel costo d'esercizio dell'impianto; che l'unico motivo per cui sono convenienti è perchè si percepiscono i soldi dell'incentivo con la corrente pagata x 4: ma essendo soldi pubblici (quindi di tutti) è proprio lì che la considero una truffa ! A tutti è stata fissata la quota in bolletta ENEL per pagare la corrente di chi la produce con fonti rinnovabili !!! Una truffa, appunto!!!
 

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