giallomagic
Membro Ordinario
Ciao,
mi hanno intimato licenza per finita locazione(sfratto per necessità) allo scadere del primo triennio di un 3+2
L'udienza è stata rinviata a data successiva alla scadenza contrattuale.
Il contratto si rinnoverebbe il 5 gennaio l'udienza è a fine mese.
Inoltre il locatore a distanza di un anno mi ha inviato due diverse disdette.
Nella prima diceva solo di non voler proseguire nella locazione.
Nella seconda faceva appello alla legge sulle locazioni indicando il comma relativo e asserendo di necessitare dell'immobile per adibirlo a sua propria abitazione.
(Posto che non sia una sua reale necessità, vuole solo liberarsi di una locazione per cui percepisce un terzo del canone per delle sue furbate andate a male.....), le due domande sono.
A) la domanda è procedibile dato che nel momento in cui ci sarà udienza il contratto di fatto si sarà già rinnovato per il biennio successivo?
B) Quale delle due disdette fa fede? Perchè la seconda mi pare solo un modo per "aggiustare" la prima che non specificava alcuna causa per impedire la rinnovazione del contratto.
mi hanno intimato licenza per finita locazione(sfratto per necessità) allo scadere del primo triennio di un 3+2
L'udienza è stata rinviata a data successiva alla scadenza contrattuale.
Il contratto si rinnoverebbe il 5 gennaio l'udienza è a fine mese.
Inoltre il locatore a distanza di un anno mi ha inviato due diverse disdette.
Nella prima diceva solo di non voler proseguire nella locazione.
Nella seconda faceva appello alla legge sulle locazioni indicando il comma relativo e asserendo di necessitare dell'immobile per adibirlo a sua propria abitazione.
(Posto che non sia una sua reale necessità, vuole solo liberarsi di una locazione per cui percepisce un terzo del canone per delle sue furbate andate a male.....), le due domande sono.
A) la domanda è procedibile dato che nel momento in cui ci sarà udienza il contratto di fatto si sarà già rinnovato per il biennio successivo?
B) Quale delle due disdette fa fede? Perchè la seconda mi pare solo un modo per "aggiustare" la prima che non specificava alcuna causa per impedire la rinnovazione del contratto.