Cinque anni fa ho fornito a mia sorella (oggi ottantenne) il denaro per acquistare una casa INPADAP perchè l’Ente dismetteva a prezzo vantaggioso ma riservato esclusivamente a chi era già inquilino della stessa. L’ accordo era che poi , alla scadenza dei cinque anni, l’appartamento sarebbe stato intestato a me.
Mi sono tutelato facendo fare a mia sorella , contestualmente al rogito di acquisto , una procura speciale irrevocabile a mio favore perché non avevo alcun interesse all’acquisto ed il mio intervento era stato da lei letteralmente supplicato per scongiurare il pericolo che l’immobile andasse venduto all’asta e l’acquirente una volta divenuto nuovo proprietario ne reclamasse il possesso. Il temuto evento si è in effetti puntualmente verificato per tutte le altre abitazioni del palazzo vendute dall’Ente a terzi. Le case sono state prontamente liberate dai vecchi inquilini ormai senza più titolo.
Ho molto insistito con le di lei figlie perché aiutassero la madre ma non hanno voluto saperne!!!
Successivamente mia sorella ebbe ancora bisogno di altro denaro che nuovamente le ho dato ma , poiché non mi sentivo tranquillo , abbiamo fatto un compromesso di vendita nel quale venivano specificati tutti i versamenti da me effettuati in suo favore sotto forma di anticipato pagamento dell'abitazione (sia quelli iniziali serviti per l’acquisto che i due più recenti) insomma una sorta di riconoscimento di debito.
Ora sono trascorsi i cinque anni e a giorni rogiterò a mio favore ma , per sopraggiunti dissapori , ella non intende più liberare la casa che ora anzi è utilizzata anche da una delle due figlie , genero e figlio trentacinquenne con handicap mentale (questi ultimi tre sono residenti ufficialmente nell’abitazione di loro proprietà.
Sarei disposto ad affittare a mia sorella l'abitazione ma preferirei liberarla perchè sono quasi certo della morosità. Non paga nessuno nemmeno il codominio!!!E questo per principio non per impossibilità economica.
Mi sono tutelato facendo fare a mia sorella , contestualmente al rogito di acquisto , una procura speciale irrevocabile a mio favore perché non avevo alcun interesse all’acquisto ed il mio intervento era stato da lei letteralmente supplicato per scongiurare il pericolo che l’immobile andasse venduto all’asta e l’acquirente una volta divenuto nuovo proprietario ne reclamasse il possesso. Il temuto evento si è in effetti puntualmente verificato per tutte le altre abitazioni del palazzo vendute dall’Ente a terzi. Le case sono state prontamente liberate dai vecchi inquilini ormai senza più titolo.
Ho molto insistito con le di lei figlie perché aiutassero la madre ma non hanno voluto saperne!!!
Successivamente mia sorella ebbe ancora bisogno di altro denaro che nuovamente le ho dato ma , poiché non mi sentivo tranquillo , abbiamo fatto un compromesso di vendita nel quale venivano specificati tutti i versamenti da me effettuati in suo favore sotto forma di anticipato pagamento dell'abitazione (sia quelli iniziali serviti per l’acquisto che i due più recenti) insomma una sorta di riconoscimento di debito.
Ora sono trascorsi i cinque anni e a giorni rogiterò a mio favore ma , per sopraggiunti dissapori , ella non intende più liberare la casa che ora anzi è utilizzata anche da una delle due figlie , genero e figlio trentacinquenne con handicap mentale (questi ultimi tre sono residenti ufficialmente nell’abitazione di loro proprietà.
Sarei disposto ad affittare a mia sorella l'abitazione ma preferirei liberarla perchè sono quasi certo della morosità. Non paga nessuno nemmeno il codominio!!!E questo per principio non per impossibilità economica.