titti1963

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Mio padre, purtroppo anziano ed ingenuo, ha firmato il compromesso di acquisto di un appartamento ancora in costruzione per il quale gli era stata promessa la consegna il prossimo luglio. Il problema è che non si è accorto di aver firmato invece la seguente clausola:

"la consegna verrà effettuata in via indicativa salvo cause di forza maggiore entro il 31 dicembre 2010"

Il problema è che lui ha già venduto la casa dove abita al momento e che deve liberare entro il 1 settembre.

E' ovvio che per la data di dicembre non c'e' nulla da fare, ma l'espressione "in via indicativa e salvo cause di forza maggiore" non è vessatoria? C'e' modo di appellarsi e richiedere una modifica?
Che succede se quelli bloccano il cantiere per tre anni?
E' legare prendersi tutto il tempo che si vuole?
Grazie infinite in anticipo per i vostri consigli!
 

Paolo Mazzi

Membro Ordinario
Professionista
"Cause di forza maggiore" è una frase che di solito viene usata facendo riferimenti a cause indipendenti dalla volontà del venditore. Si riferisce di solito a fattori climatici: nevicate eccezionali che impediscono alla impresa di proseguire i lavori; giorni di pioggia più numerosi del solito...Se invece il cantiere viene bloccato dall' impresa per proprio volere l'acquirente ha il diritto di recedere richiedendo i danni.
 

titti1963

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e riguardo all'espressione "in via indicativa"? Non vuol dire che il costruttore di fatto non ha un obbligo vero a consegnare l'appartamento nei termini? questo mi preoccupa notevolmente
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Se poi si verifica un infortunio sul cantiere che viene sequestrato...addio.
Tenti un accordo con il compratore della vecchia casa in cui riconosce Lui una somma risarcitoria pari ad un affitto mensile per un periodo di tolleranza di 6 mesi.
Nello stesso tempo faccia pressioni per tempo sull'impresa avvisandoli già da ora che l'unità imobiliare dovrà essere consegnata entro e non oltre il 31.12.2010 . Probabile che per evitare grane la ditta anteponga la conclusione della sua costruzione rispetto alle altre.
Valuti anche di ammonire la ditta che ogni ritardo imprevisto ( la regola che deve imporsi è che la costruzione vada consegnata entro il 31.12.) sarà tollerato solo se debitamente provato e non potrà essere determinato da loro discrezionalità
Tenga inoltre conto (in un appunto riservato) delle giornate di pioggia che comuqnue possono incidere solo sulla parte iniziale della costruzione e non sulla esecuzione degli interni e degli impianti
 

titti1963

Nuovo Iscritto
Grazie infinite per le dettagliate informazioni. Dai vostri commenti mi pare di capire che non ci sia possibilità di appellarsi ad una modifica del contratto ma che bisogna cercare di limitare gli eventuali danni.

IL cantiere è in realtà avanti sono in fase di montaggio finiture. Quello che io però temo è qualche manovra dovuta al fatto che molti appartamenti sono invenduti.
Diverse grosse imprese nella nostra zona hanno bloccato i cantieri semplicemente perchè non vendono e mettono il personale in cassa integrazione.
E' inspiegabile il fatto che sembrano lavorare a ritmi serrati però si sono presi sei mesi in più del previsto per consegnare.
 

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