Gli inglesi hanno una legislazione strana in tema di proprietà. Lo so perché mio figlio vive a Londra e alcuni anni fa ha comprato una casa.
In UK esistono tre tipologie di proprietà di beni immobili.
- Freehold: è analoga alla nostra proprietà. Il proprietario di una casa in regime di freehold è uguale a chi in Italia ha una casa individuale, cioè una casa che sta isolata e staccata dalle altre, senza avere parti in comuni con altre case. Il proprietario della casa è anche proprietario del terreno su cui la casa insiste e dell’eventuale terreno intorno perché quasi tutte le case inglesi hanno uno spazio esterno
- Share of freehold: si tratta di case unite tra loro, per esempio delle villette in un unico complesso oppure di un appartamento in un condominio. In questo caso si è proprietario della casa e di una quota proporzionale delle parti comuni e del terreno
- Leashold: si ha quando la proprietà del terreno su cui insite la casa è di un soggetto diverso dal proprietario della casa. La proprietà del terreno non ha limiti di tempo mentre la proprietà della casa si chiama Lease e il leaseholder deve pagare un canone annuo per il terreno occupato dalla casa isolata o dal condominio (share of leasehold). In UK la nobiltà, la chiesa, i comuni hanno vaste proprietà terriere su cui furono o vengono anche adesso costruite case e condomini con questo regime di proprietà, del tutto sconosciuto in Italia.
Ai fini pratici quando si compra una casa in leasehold (sono la maggioranza soprattutto a Londra) è indicato nell’annuncio la scadenza del leasehold. E’ una durata molto lunga ma il valore della casa decresce man mano che il termine di scadenza si avvicina. Durante la durata del lease il leaseholder deve pagare un canone al titolare del diritto sul terreno e alla scadenza perde la casa oppure deve riscattare prima della scadenza pagando una rilevante somma al proprietario del terreno.
