La domanda effettuata da zacconegiuseppe era riferita esclusivamente all'intestazione della fattura per spese funerarie finalizzata all'ammissione della stessa nelle pasività successorie. Escludendo, quindi, gli effetti di tale fattura ai fini delle imposte dirette, bisogna dire che le passività successorie creano un beneficio al contribuente soltanto se il valore complessivo dell'asse ereditario correlato al grado di parentela dei chiamati da luogo all'applicazione dell'imposta di successione; per capirci, considerato che trattasi di successione in linea retta e che in tal caso il limite di esenzione per il coniuge e per ciascun figlio é di € 1.000.000,00, perché le spese funerarie portino un risparmio d'imposta dovremmo avere, per esempio, due figli e un asse ereditario del valore di oltre 2.000.000.00, oppure tre figli e un asse di oltre 3.000.000,00 e così via. L'intestazione della fattura può essere a nome di uno o più eredi, con la specificazione che la stessa é relativa al decesso di....