E' il solito gioco che fanno certi avvocati. Durante lo svolgimento della causa il cliente deve versare un deposito spese al conferimento dell'incarico, Poi in occasione di altri incontri per fare il punto sulla situazione o per chiarimenti, il legale profitta per chiedere ulteriori acconti, fino a giungere alla sentenza che liquida il rimborso al ricorrente. Evidentemente questo importo dovrebbe comprende tutti i costi se il ricorrente ha sopportato fino al termine del giudizio, per cui oneri legali ed eventuali altre spese documentate.
Per tagliare corto e farti capire il sistema di alcuni legali, si verifica che gli acconti versati generalmente o si consegnano in contanti o con assegno. Il problema non cambia perché, molto spesso il professionista si dimentica di emettere la corrispondente fattura.
Adesso alla chiusura del rapporto bisognerebbe ricordargli quanto gli hai "anticipato", per cui il conto è presto fatto.
Parlo per esperienza diretta, il mio legale in un procedimento, mi ha chiesto il fondo spese, pagato con assegno. ogni paio di incontri necessitavano altri fondi, pagati sempre con assegni. Comprensibilmente sono passati gli anni, ringraziando la nostra, si fa per dire, solerte giustizia. Ad un certo punto è stato necessario pagare dei diritti per richiedere e produrre un certo documento, il cui importo importante gli era stato dato con il solito sistema: assegno. A distanza di anni, siamo arrivati alla sentenza ed il perdente ha fatto pervenire l'assegno dell'importo liquidato al mio avvocato. Sono stato convocato per consegnarmelo e in quell'occasione mi viene richiesto il pagamento delle spese sostenute per quel documento. Imbestialito, sono andato via, assicurandolo che avevo necessità di esaminare la pratica. Al rientro in studio mi sono ricordato di averlo sempre pagato con assegni, per cui mi sono preso la briga di vedere le matrici degli assegni. Solo allora mi sono reso conto dei soldi che gli avevo dato trovando il documento con l'importo e la motivazione. Con estrema soddisfazione, l'indomani sono andato a trovarlo e gli ho fatto vedere la prova di quanto affermavo e gli ho comunicato che ho trovato una marea di assegni a lui intestati. Meravigliato e preoccupato mi ha chiesto di fargliene avere copia. La mia risposta: io li ho trovati e conosco l'importo, ora cercali tu. Morale da allora mi cura gli interessi, il nostro rapporto si è rasserenato e sovente mi interpella quale consulente.
Scusatemi se, sebbene sintetico, ho raccontato una storia emblematica, credo utile a chi deve affrontare vicende annose.