non parlarmi della rendita catastale, ho fatto un piccolo servizio in un c/1 e una variazione catastale, mi è stato quasi raddoppiato la rendita, ho dovuto fare ricorso con un legale, e dopo varie peripezie burocratiche che non sto ad elencare, mi è stato ridotto alla vecchia, un po schifati ma ottenuto quanto reclamato, solo il fegato ah sofferto
Perché purtroppo l’algoritmo che sta alla base del Docfa (SOGEI) è una *****a mostruosa. Una volta a me su un nuovo (nel 2006) mi aveva dato A/3 con tutte le destinazioni corrette. Addirittura avevo inserito il classamento propisto dal programma. Pensa che le Entrate quando lo hanno assunto hanno girato la categoria in A/2 e la rendita era più che raddoppiata, e mi hanno mandato una lettera dal Commissione Tributaria Provinciale per eventuali contestazioni.
Detto questo, era l’inizio ancora della mia professione, ho chiesto un consulto ad un collega più anziano per capire la correttezza o meno dalla mia o dall’altra parte...ti posso dire che mi ha risposto che per tutti gli immobili nuovi è più corretta come classificazione A/2, quando gli ho detto che il programma (facendo il classamento proposto) mi aveva dato A/3 mi ha risposto che il Docfa come programma lascia (lasciava nel 2006) molto a desiderare. Questo bug con gli aggiornamenti successivi non mi è mai più capitato.
La cosa che più mi ha schifato però, e qui l’Agenzia delle Entrate centra nulla, è stato che il censimento di tutti gli ex rustici nel Comuni qui dalle mie parti finivano in A/4 poiché gli A/5 erano ormai desueti già allora nei Comuni.
Poi per avere lo sconto dell’IMU al 50% prima si doveva censire l’immobile ex rusticò (in un mio caso il rustico era tale e quale perché disabitato da almeno 50 anni) in A/4, con ovvio straumenti di imposte e fare la richiesta et ottenere dal Comune l’Inagibilità dello stesso, e poi solo nel 2013 l’Agenzia delle Entrate ha fatto la
Nota 29440/2013 cui spiegava come poter trasformare un immobile inagibile (che pagava però ancora il 50% dell’IMU)in un F/2. E così ho fatto.
peccato che per qualche anno “l’ex rustico” (ai fini catastali) era veramente rimasto un rustico come prima ma con un classe fai abitazione agibile (quella più bassa disponibile per quel comune era A/4) per fare dopo la richiesta d’Inagibilità. E solo dopo qualche anno tornare a non più pagare per averlo trasformato in F/2.
W l’Italia!
Per concludere: due accatastatamenti (il primo con rilievo del fabbricato perché addirittura ante 900 con zero documentazione ufficiale in Comune) per censirlo come A/4 il secondo per ritrasformarlo poi in F/2 più il tempo perso per star dietro al tecnico comunale che quasi storceva il naso per tutto ciò: ovviamente con l’F/2 :vai a togliere base imponibile allo Stato ed al Comune in quanto con la base imponibile a 0€ (tutta la categoria F lo è)!