Salve a tutti, vi scrivo nella speranza di avere delle delucidazioni sulle pratiche necessarie o meno per poter rimettere a nuovo l'interno di un appartamento appena acquistato e poter beneficiare delle detrazioni fiscali.
Ho appena acquistato un appartamento all'interno di un condominio di 8 piani, a Roma. Devo però "sistemarlo", essendo stato costruita la palazzina negli anni 60 e i vecchi proprietari non hanno mai fatto alcun tipo di intervento ne murario ne sull'impiantistica. Pertanto dovremo rifare impianto idraulico, elettrico, infissi e serramenti, bagni e cucina. Non cambieremo la destinazione d'uso delle stanze, che resterà la stessa, ma dovremo aprire un passaggio di 70 cm tra una parete e il corridoio e chiudere un'altro passaggio tra una stanza e l'ingresso. Forse ricaveremo un ripostiglio da una stanza molto ampia, tirando su un tramezzo, oltre a creare dei soppalchi di 50-60 cm nella zona corridoio.
Inoltre, poichè la parete terminale del soggiorno confina con il terrazzo di nostra proprietà (al quale allo stato attuale si può accedere solo dalle stanze da letto, perchè il soggiorno ha solo una finestra), vorremmo creare un'apertura su questa parete in modo da avere accesso al terrazzo dal soggiorno. Preciso che tutti i condomini dei 6 piani sopra al mio, hanno eseguito questa apertura, anche se non sappiamo con quali modalità. I due piani sotto non hanno il terrazzo.
La ditta che abbiamo contattato per i lavori, per farci risparmiare qualcosa, ci fatturerebbe la metà (ma ci farebbe pagare varie migliaia di euro in meno) e ci ha consigliato di non presentare nessuna denuncia di inizio lavori perchè altrimenti non potremmo creare l'apertura sul muro "esterno" dell'appartamento (secondo loro al comune non ci darebbero il permesso per fare questa "cosa". Ci dicono che farebbero il preventivo in modo tale che potremmo comunque beneficiare delle detrazioni ma descrivendo degli interventi che secondo loro non richiedono alcun tipo di autorizzazione. Oltretutto noi non abbiamo la necessità di riaccatastare l'appartamento a breve termine ( non abbiamo intenzione di venderlo!!!)
Tuttavia, siamo alquanto perplessi; capisco le loro motivazioni del tipo "se non ti serve riaccatastare l'appartamento, non serve dichiarare dei lavori a loro avviso minimi, non dovendo stravolgere la planimetria dell'appartamento) ma se poi senza questi permessi non posso detrarre?. Qualora mi facessero un preventivo per rifacimento bagni e impianto elettrico (così mi è parso di capire) dovrei per forza di cose chiedere l'autorizzazione al comune? Il nostro timore è che se consegnassimo al comune una dichiarazione di inizio lavori (CILA, SCIA o quant'altro), potrebbero impedirci di fare l'apertura sul terrazzo.
Potreste aiutarmi a capire se davvero potrei omettere qualunque tipo di comunicazione al comune pur beneficiando delle detrazioni fiscali o se devo assolutamente presentare delle richieste servendomi di un tecnico? Grazie
Ho appena acquistato un appartamento all'interno di un condominio di 8 piani, a Roma. Devo però "sistemarlo", essendo stato costruita la palazzina negli anni 60 e i vecchi proprietari non hanno mai fatto alcun tipo di intervento ne murario ne sull'impiantistica. Pertanto dovremo rifare impianto idraulico, elettrico, infissi e serramenti, bagni e cucina. Non cambieremo la destinazione d'uso delle stanze, che resterà la stessa, ma dovremo aprire un passaggio di 70 cm tra una parete e il corridoio e chiudere un'altro passaggio tra una stanza e l'ingresso. Forse ricaveremo un ripostiglio da una stanza molto ampia, tirando su un tramezzo, oltre a creare dei soppalchi di 50-60 cm nella zona corridoio.
Inoltre, poichè la parete terminale del soggiorno confina con il terrazzo di nostra proprietà (al quale allo stato attuale si può accedere solo dalle stanze da letto, perchè il soggiorno ha solo una finestra), vorremmo creare un'apertura su questa parete in modo da avere accesso al terrazzo dal soggiorno. Preciso che tutti i condomini dei 6 piani sopra al mio, hanno eseguito questa apertura, anche se non sappiamo con quali modalità. I due piani sotto non hanno il terrazzo.
La ditta che abbiamo contattato per i lavori, per farci risparmiare qualcosa, ci fatturerebbe la metà (ma ci farebbe pagare varie migliaia di euro in meno) e ci ha consigliato di non presentare nessuna denuncia di inizio lavori perchè altrimenti non potremmo creare l'apertura sul muro "esterno" dell'appartamento (secondo loro al comune non ci darebbero il permesso per fare questa "cosa". Ci dicono che farebbero il preventivo in modo tale che potremmo comunque beneficiare delle detrazioni ma descrivendo degli interventi che secondo loro non richiedono alcun tipo di autorizzazione. Oltretutto noi non abbiamo la necessità di riaccatastare l'appartamento a breve termine ( non abbiamo intenzione di venderlo!!!)
Tuttavia, siamo alquanto perplessi; capisco le loro motivazioni del tipo "se non ti serve riaccatastare l'appartamento, non serve dichiarare dei lavori a loro avviso minimi, non dovendo stravolgere la planimetria dell'appartamento) ma se poi senza questi permessi non posso detrarre?. Qualora mi facessero un preventivo per rifacimento bagni e impianto elettrico (così mi è parso di capire) dovrei per forza di cose chiedere l'autorizzazione al comune? Il nostro timore è che se consegnassimo al comune una dichiarazione di inizio lavori (CILA, SCIA o quant'altro), potrebbero impedirci di fare l'apertura sul terrazzo.
Potreste aiutarmi a capire se davvero potrei omettere qualunque tipo di comunicazione al comune pur beneficiando delle detrazioni fiscali o se devo assolutamente presentare delle richieste servendomi di un tecnico? Grazie