Lei può vendere il suo bene ed il nipote Marco non potrà impedirlo; importante che venda a prezzo di mercato e che vi sia regolare e comprovata transazione di denaro; diversamente Marco potrebbe impugnare tutto come donazione simulata e pretendere quanto dovutogli.
Quanto all'usufrutto, che lei si riserverebbe, cesserebbe alla sua morte e la nipote dovrebbe lasciare l'immobile; dovrebbe invece riservare alla nipote l'usufrutto sul 75% e lei mantenere il diritto di uso e abitazione che ha già per legge; per vendere a sua sorella e/o la nipote, no problem se vera vendita sarà; tuttavia Marco potrà sempre contestare l'usufrutto lasciato
all'altra nipote: se lei lascia qualcosa dopo la sua morte tutto quello che lascia andrà al 50% a Marco (quindi quel 50% che gli spetta non deve essere gravato da alcunché, nemmeno da usufrutto)
Consideri poi che Marco potrebbe pretendere, qualora lei vendesse, di esercitare il diritto di prelazione sulla parte della comunione ereditaria (25% dell'immobile), anche se Cassazione con sentenza del 2012, lo riconosce solo ove fosse dimostrato che non di tratta semplicemente di cessione della sua quota su di un singolo bene, ma bensì della volontà d'introdurre un terzo nella gestione dell'eredità.