Salve a tutti e grazie in anticipo a chi mi risponderà! In un condominio di 10 proprietari, in occasione della ristrutturazione di tetto e piano sottotetto con 8 soffitte che si trovano su un corridoio che si sviluppa sia a destra che a sinistra rispetto alla scala (anch'essa totalmente rifatta ) di accesso al piano sottotetto, un condomino ha acquistato una parte delle soffitte (tutte quelle sul lato destro rispetto allo sbarco della scala ) e nell'atto di acquisto ha fatto inserire che i venditori gli cedevano pure la loro porzione di corridoio condominiale. Anche gli altri condomini, tranne uno, le hanno ceduto/venduto la loro porzione di corridoio condominiale( che attualmente è il corridoio delle soffitte vendute e che il condomino ora vuole trasformare in appartamento inglobando anche la porzione di corridoio pur avendo presentato,( in sede di acquisto delle soffitte) un progetto nel quale l'appartamento risulta essere perfettamente fattibile anche senza "l'inglobamento" del corridoio.
L'amministratore dice che dal momento che solo un condomino non le ha ceduto la sua porzione di corridoio condominiale lui è al di fuori di tutto essendo la "questione" diventata un fatto privato tra chi non è stato disposto a cederle/venderle la sua porzione d corridoio condominiale ( intenzione espressa con raccomandata ) e il condomino ha che acquisito da tutti gli altri condomini la loro porzione di corridoio condominiale. E' davvero così o l'amministratore è comunque tenuto alla "conservazione dei diritti inerenti le parti comuni dell'edificio" come recita l'art. 1130 c.c ?
L'amministratore dice che dal momento che solo un condomino non le ha ceduto la sua porzione di corridoio condominiale lui è al di fuori di tutto essendo la "questione" diventata un fatto privato tra chi non è stato disposto a cederle/venderle la sua porzione d corridoio condominiale ( intenzione espressa con raccomandata ) e il condomino ha che acquisito da tutti gli altri condomini la loro porzione di corridoio condominiale. E' davvero così o l'amministratore è comunque tenuto alla "conservazione dei diritti inerenti le parti comuni dell'edificio" come recita l'art. 1130 c.c ?