Premesso che l'amministratore deve “redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l'assemblea per la relativa approvazione entro centottanta giorni (articolo 1130 I° comma numero 10) del codice civile) dalla data di fine gestione.
Non so come il vostro amministratore redige il rendiconto ma, anche senza fare apposite liste di proscrizione, leggendo attentamente il consuntivo si vede chi è moroso e di quanto.
Se il bilancio consuntivo è stato approvato, la prassi vuole che in tempi brevi (10/15 giorni) l'amministratore invii un sollecito con R/R ai condomini morosi, invitandoli a saldare il dovuto o quanto meno concordare un piano di rientro.
Se i condomini morosi resistono e continuano con il loro stato di morosità, l'amministratore, anche senza autorizzazione della assemblea (se magari è stato autorizzato già dalla assemblea che ha approvato il bilancio è meglio) DEVE partire con la procedura di decreto ingiuntivo nei confronti dei morosi.
Se non lo fa, può essere revocato per giusta causa (articolo 1129 comma 11 del codice civile).
Queste cose un amministratore di professione le deve sapere.
Tuttavia ci sono casi in cui la morosità di qualche condomino è dovuta ad una situazione contingente (perdita del posto di lavoro) e non alla cattiva volontà o al disinteresse. Bisogna vedere caso per caso anche se bisogna considerare che se uno non ce la fa a pagare la rata condominiale, se non eredita o vince al superenalotto, difficilmente potrà rientrare in tempi brevi pagando due rate alla volta.