Questo l'ho pensato anch'io, ma forse non è tecnicamente possibile per soggetti privati prendere decisioni autonome su quando e come fare i lavori.
Betta non dirmi che ti sei laureata in Scienze Geologiche!!!
Perché? Credi che 'certi' privati non bazzicano nei centri di potere, anche transnazionali, quando si tratta di "big deals"? Esistono, eccome. Un esempio. Mezzo secolo fa dei 'privati' andarono così bene a titillare l'interesse d'un potente democristiano dell'epoca, ministro dei LL.PP. (Si chiamava Fiorentino Sullo), che lo convinsero a farsi promotore nientemeno che dell'autostrada Tirreno/Adriatico; per la quale lui profuse le sue notevoli 'energie' a condizione che il percorso s'allungasse fino al suo paese(Avellino) per averlo quindi sotto casa. Come avvenne contro i vari pareri tecnici e costi mostruosi trattandosi di passare attraverso gli Appennini. Io transitandoci d'estate circa quindici anni or sono in quei circa 170 Km. vi incontrai sei o sette vetture e un paio di camion.
No. Fisica. Ma conosco tanti geologi, tra l'altro tutti molto in gamba. Col territorio disastrato che abbiamo, se ogni tanto li coinvolgessero forse le cose andrebbero meglio, anzi: "sicuramente" andrebbero meglio.
Ho trovato citati in rete dei pareri anche recenti dell'Arpa Piemonte che sono sulla stessa linea di quel lavoro. Però non ho ancora trovato le tabelle che hanno generato quei pareri. Finchè non li vedo...faccio come San Tommaso. Ci saranno sicuramente ma chissà dove. Continuiamo a cercare. Credo che comunque quegli studi del 2006 siano ancora validi perchè, come citato anche nel rapporto, il materiale a disposizione era già veramente tanto. Tra l'altro in Italia abbiamo una grande tradizione in questo tipo di opere: non manca certo l'esperienza.
Al momento pare proprio di sì tra chi deve decidere, ma il discorso sulla salute e sulla sicurezza è invece prioritario tra le persone. Te lo dice una che è da tutta la vita iscritta al WWF (una volta mio marito mi ha accusato di essere "proprio Verde nell'anima") e che sul posto di lavoro era Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza. Quindi sono due temi a cui tengo un po'
Una infrastruttura di quel genere non è mai un buon affare per chi la finanzia: semmai lo è per le ditte appaltatrici, e forse per i futuri gestori.
ma questa è una infrastruttura sulla quale si muove l'economia italiana. Chi ha finanziato l'opera ha avuto lungimiranza: prova a fare Milano-Roma con le strade statali, anche usando le tangenziali delle città ci impiegheresti una vita: solo a valicare l'appennino con la "Porretana" da Sasso Marconi a Pistoia ci vorrebbero quasi 3 ore. Mi ricordo nel 1965 la gita scolastica a Firenze in 4 geometri: ogni ponte dell'appennino tutti a guardare gli strapiombi dai finestrini e a fare foto dei ponti che si vedevano da lontano.
E chi dice il contrario? Ma la ha finanziata lo stato, l'unico che può (dovrebbe) pensare sul lungo periodo e supportare i costi, a beneficio di altri soggetti (i cittadini)
siamo almeno in due: da circa 15 anni non vedo più neanche la serata finale.
