Io non seguo in prima persona la causa. Se ne sta occupando mio fratello. Questo e la mia totale ignoranza in termini di problematiche legali può forse spiegare la mancanza di chiarezza.
Certo, l'atto di divisione non c'è stato. Ma quello che la controparte contesta è anche la ripartizione delle quote decisa dal notaio. Con motivazioni assurde pretenderebbe che le fosse "intestato" (corretto?) l'ultimo piano, e solo il resto fosse intestato nella misura di 1/3 e 2/3. Forse, però, sarebbe troppo complicato affrontare qui questo aspetto.
Quello che avrei bisogno di capire è il motivo per cui io debba pagare le tasse sulla mia quota e non possa disporre in nessun modo dell'immobile, al contrario della controparte, che lo abita e lo affitta a suo piacimento, per il solo fatto di avere avuto in mano le chiavi alla morte di mio padre (almeno questo è quanto mi è stato spiegato).
Lo Stato mi riconosce un diritto, tanto da chiedermi le tasse. Ma si ferma lì. Qual è la ratio dietro tutto questo? Entrambe le controparti dovrebbero essere messe nelle stesse condizioni in attesa della decisone del giudice. Al limite, impedendo a entrambe di disporre del bene.
Alla moglie era stato assegnato (come usufruttuaria, corretto?) l'appartamento in cui viveva con mio padre. Pochi giorni fa, anche lei è deceduta. Sua figlia con la sua famiglia occupa un altro appartamento. Ma con quale diritto?