Quindi adesso come sta la situazione?
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Chiaramente io mi riferivo all'aliquota applicata per la rivalutazione dei terreni (8%). La rivalutazione del terreno, basata su perizia, aveva lo scopo di ridurre in occasione di una futura vendita l'ammontare della plusvalenza. In pratica lo Stato ha il vantaggio di incassare immediatamente, o in 3 rate, l'imposta sostitutiva dell'8 % (per dare un po' di ossigeno al Bilancio Statale in stato di asfissia perenne) mentre il proprietario (o altro avente diritto) risparmierà nel momento in cui decidesse di cedere il terreno pagando meno imposte (20% o a tassazione ordinaria, secondo la convenienza) sulla plusvalenza.Io ho confermato quello che ha scritto @Pippo Latorre la possibilità di usufruire dell'aliquota dell'8% è scaduta a fine giugno 2017. Ora si paga il 20% della plusvalenza ovvero l'aliquota che l'importo sommato al tuo reddito raggiunge nella denuncia dei redditi.
Sono d'accordo con te. Ma sono convinto che salterà fuori di nuovo per la stessa esigenza: dare da bere all'assetato. Pensa che i crediti in mano ad Equitalia, circa 800 miliardi sulla carta, verranno ceduti a dei Fondi (chiamiamoli pure speculatori) ad un prezzo irrisorio rispetto al loro valore nominale. Ho sentito parlare del 10-20 % del valore nominale. I fondi ci guadagneranno di sicuro, anche perché i loro "esattori" non saranno impiegati statali a nostro carico, in giacca e cravatta che si limitano a fare una telefonata o ad inviare una raccomandata di cui non seguiranno più l'iter della pratiche. Saranno dei mastini senza scrupoli.@alberto bianchi, quella opportunità è svanita a fine giugno del 2017. Da allora tutto ritorna con la tassazione normale.
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