Antonio Azzaretto
Membro dello Staff
Siamo in guerra. E Wall Street Italia chiede al presidente del Consiglio Mario Monti di presentare una proposta con i caratteri dell'immediatezza e dell'urgenza: chiudere a tempo indeterminato i mercati azionari e soprattutto obbligazionari, sia in Italia che in Europa. Obiettivo: fermare la speculazione e dare tempo e modo all'Unione Europea, in accordo con i singoli stati, di varare un piano credibile, dettagliato, raggiungibile che abbia due exit possibili e alternative: l'uscita dalla crisi oppure lo smantellamento dell'euro.
Con il tasso sui bond a 2 anni salito oggi all'8% l'Italia e' gia' in zona default tecnico. Gli interventi di salvataggio di Fmi, Bce e Ue per Grecia, Portogallo e Irlanda sono stati impostati a tassi piu' bassi di quelli fatti segnare all'asta odierna dal titolo biennale italiano.
La domanda e': chi vuole un esito catastrofico e apocalittico della crisi, con l'Italia come catalizzatore e l'eurozona devastata?
Prendiamo atto che i rendimenti sui bond di Roma sono in zona pericolo, ma restiamo alle dichiarazioni ufficiali. Una nota di Palazzo Chigi di qualche minuto fa dice: "Nell'incontro di ieri a Strasburgo Sarkozy e Merkel hanno espresso piena fiducia nel Presidente Monti e nel suo Governo e ribadito il sostegno all'Italia, dicendosi consapevoli che un crollo dell'Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili". Ci rendiamo conto? Rileggiamo: "un crollo dell'Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro".
Leggi tutto l' articolo sul Wall Street Italia:
Clear & present danger: chiudere subito il mercato finanziario
Con il tasso sui bond a 2 anni salito oggi all'8% l'Italia e' gia' in zona default tecnico. Gli interventi di salvataggio di Fmi, Bce e Ue per Grecia, Portogallo e Irlanda sono stati impostati a tassi piu' bassi di quelli fatti segnare all'asta odierna dal titolo biennale italiano.
La domanda e': chi vuole un esito catastrofico e apocalittico della crisi, con l'Italia come catalizzatore e l'eurozona devastata?
Prendiamo atto che i rendimenti sui bond di Roma sono in zona pericolo, ma restiamo alle dichiarazioni ufficiali. Una nota di Palazzo Chigi di qualche minuto fa dice: "Nell'incontro di ieri a Strasburgo Sarkozy e Merkel hanno espresso piena fiducia nel Presidente Monti e nel suo Governo e ribadito il sostegno all'Italia, dicendosi consapevoli che un crollo dell'Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili". Ci rendiamo conto? Rileggiamo: "un crollo dell'Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro".
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