Se è stata aperta una CILA, di sicuro i lavori non sono inquadrati come ristrutturazione, ma come manutenzione straordinaria.
Il che, ai fini IVA, cambia parecchio le procedure per la sua applicazione.
In ordinaria e straordinaria, infatti, si deve tener conto della presenza di beni significativi nelle forniture, sui quali può essere applicata in modi diversi l'aliquota IVA, agevolata (10%) o standard (22%), a seconda di diversi fattori.
Non sto a spiegarli per esteso perchè già più volte in questo forum è stato fatto in varie discussioni, ma rimando alla
guida dell'Agenzia delle Entrate al Bonus Ristrutturazioni (pag. 12), in cui sono ben esposti.
Le porte interne sono beni significativi, quindi, oltre a presentare richiesta di IVA agevolata al fornitore, bisognerà anche controllare che venga applicata come si deve in base alla propria situazione.
Personalmente, nonostante siano anni che vigono le suddette regole IVA in ambito edilizio e sia stata anche pubblicata un'apposita circolare (la 15e del 2018) per dare indicazioni precise su come applicarla, quasi mai nel mio lavoro trovo fatture fatte come si deve, sopratutto (non me ne voglia la categoria), da parte dei serramentisti.
Bisognerà avere le dovute attenzioni anche su un altro aspetto: la pratica in Comune è stata già chiusa o è ancora aperta?
Nel primo caso, se vengono cambiate le porte a posteriori, si tratta di una manutenzione ordinaria che, dunque, non prevede bonus.
Nel secondo, per evitare che possa essere contestata la loro agevolabilità, l’Agenzia delle Entrate ha dato indicazioni precise riguardo a come dimostrare la correlazione con la manutenzione straordinaria di quegli interventi che, se eseguiti da soli, rientrerebbero in manutenzione ordinaria.
In sintesi è necessario che la loro esecuzione risulti chiara dalla documentazione con cui le opere sono state comunicate/autorizzate al Comune.
E questo si traduce nell’indicarli esplicitamente nella descrizione lavori presente in CILA e/o nella relazione illustrativa ad essa allegata.
Le date apposte sulle fatture, insomma, non garantiscono correlazione, cosa che mi è stata più volte confermata a seguito di richieste di chiarimento fatte direttamente al Fisco.