Buongiorno, espongo i fatti.
Esiste un fabbricato condominale composto da dieci proprietà che necessita di urgenti lavori di una certa rilevanza. Il condomino fa capo a un amministratore.
Lo stesso, dopo aver recepito dall' assemblea l' intenzione di dover procedere ai lavori concordati, ma senza aver consultato preventivi e quindi non avendo ancora individuato il prestatore d'opera,nè quindi conoscendo l'entità della spesa, ha chiesto nell' anno 2014 il versamento di sei quote di euro 722,00 per ogni condòmino mediante bonifico sul cc intestato al condominio.
In aggiunta, non avendo ancora commissionato i lavori, chiede ulteriori quote, dieci, dell' importo di euro 1.100,00 a ogni condomino per il 2015. Quote che andranno ad esaurirsi nel 2016.
I condomini si trovano ad aver versato, nel 2014 quote che ovviamente non possono detrarsi in sede di 730 relativo al 2014 e l' amministratore, interpellato, non ha dato spiegazioni su come procedere, relativamente a quanto versato (non detraibile al momento) adducendo il fatto che l'istituzione di un fondo è obbligatoria(riforma del condominio) e che provvederà(?) al termine dei lavori che presumibilmente si protrarranno anche oltre il 2015. Ora, se è vero che una condizione necessaria al fine della detrazione è che chi ha commissionato i lavori è quella di dover effetuare bonifico al prestatore d' opera non è chiari come risolverà la questione l'amministratore, avendo già incassato gli anticipi?
E' obbligatoria l'istituzione di un fondo quale anticipo lavori?
Ma per la detraibilità in sede di 730 non vale forse il criterio di cassa?
Non doveva comunque chiedere anticipi tenendo conto delle quote millesimali?
Ringrazio per l'attenzione e chi vorrà darmi delucidazioni.
Esiste un fabbricato condominale composto da dieci proprietà che necessita di urgenti lavori di una certa rilevanza. Il condomino fa capo a un amministratore.
Lo stesso, dopo aver recepito dall' assemblea l' intenzione di dover procedere ai lavori concordati, ma senza aver consultato preventivi e quindi non avendo ancora individuato il prestatore d'opera,nè quindi conoscendo l'entità della spesa, ha chiesto nell' anno 2014 il versamento di sei quote di euro 722,00 per ogni condòmino mediante bonifico sul cc intestato al condominio.
In aggiunta, non avendo ancora commissionato i lavori, chiede ulteriori quote, dieci, dell' importo di euro 1.100,00 a ogni condomino per il 2015. Quote che andranno ad esaurirsi nel 2016.
I condomini si trovano ad aver versato, nel 2014 quote che ovviamente non possono detrarsi in sede di 730 relativo al 2014 e l' amministratore, interpellato, non ha dato spiegazioni su come procedere, relativamente a quanto versato (non detraibile al momento) adducendo il fatto che l'istituzione di un fondo è obbligatoria(riforma del condominio) e che provvederà(?) al termine dei lavori che presumibilmente si protrarranno anche oltre il 2015. Ora, se è vero che una condizione necessaria al fine della detrazione è che chi ha commissionato i lavori è quella di dover effetuare bonifico al prestatore d' opera non è chiari come risolverà la questione l'amministratore, avendo già incassato gli anticipi?
E' obbligatoria l'istituzione di un fondo quale anticipo lavori?
Ma per la detraibilità in sede di 730 non vale forse il criterio di cassa?
Non doveva comunque chiedere anticipi tenendo conto delle quote millesimali?
Ringrazio per l'attenzione e chi vorrà darmi delucidazioni.