Buongiorno e buon lavoro a tutti i professionisti del settore partecipanti,
il mio quesito riguarda la provvisoria esecutività di una sentenza della Ctp, nelle more dell'appello presso la Ct.R. che si terrà forse non so quando.
La natura del contendere fra me ed Equitalia, riguarda cartelle esattoriali notificatemi al più tardi nel 2001, per le quali ho agevolmente aderito a sanatoria ex L.289/2002 art.8,9,9bis,12 etc. Come altri contribuenti, ho provveduto a versare la somma richiesta al momento dell'adesione, e poi ho versato in ritardo il saldo. Io al massimo mi sarei aspettato una richiesta di interessi, per il ritardo, ovviamente parlo nel mio interesse.
Ma occorre fare una precisazione importante:
il saldo era dovuto entro il maggio o giugno 2004, io l'ho versato a settembre 2006;
da giugno 2004 al settembre 2006 Equitalia e A.d.e. hanno ignorato la mia esistenza;
da settembre 2006 al dicembre 2009 Equitalia e A.d.e. continuano ad ignorare la mia esistenza.
A gennaio 2010, ricevo una comunicazione di avvenuta iscrizione di ipoteca legale da parte di Equitalia per una somma scaduta alla data del dicembre precedente, e invito a pagare entro 5 giorni dalla ricezione, il debito scaduto, riferito alle cartelle da me definite in via agevolata.
Premesso che è mancata l'intimazione al pagamento, premesso che è ovviamente mancata la comunicazione di rigetto del condono, procedo entro i termini prescritti ad impugnare l'atto palesemente illegittimo.
La competente Ctp provvede in prima istanza a sospendere l'esecutività dell'atto impugnato, ordinandone immediata cancellazione a spese di Equitalia, notificatole il provvedimento Equitalia desiste.
Nel frattempo si discute il merito del ricorso , con mia vittoria e nuovo invito a cancellare a spese di Equitalia. Attendo il deposito della Sentenza, e provvedo a notificare tramite Ufficiale giudiziario, valida copia, alla controparte soccombente, Equitalia desiste.
Dopo circa 4 mesi, ricevo comunicazione di appello alla sentenza, presso la Ct.R. nelle more di una udienza che non si sa se avverrà entro questo oppure i prossimi due anni..
Detto ciò, il mio grosso quesito è il seguente: Le sentenze delle Ctp sono provvisoriamente esecutive? Il ricorso in appello ne sospende la validità?
Inoltre la mancata ottemperanza alla prima disposizione di cancellazione è sanzionabile?
Vista la legge Pinto, mi tengo i beni ipotecati fino alla spero conferma della CtR delle precedenti vittorie?
In tutto ciò, i beni ipotecati sono comuni ed indivisi con altri sei eredi..
Posso chiederli 4 anni e passa di danni morali per turbativa della qualità della vita?
Ringrazio fin da adesso chi mi saprà illuminare in merito.
il mio quesito riguarda la provvisoria esecutività di una sentenza della Ctp, nelle more dell'appello presso la Ct.R. che si terrà forse non so quando.
La natura del contendere fra me ed Equitalia, riguarda cartelle esattoriali notificatemi al più tardi nel 2001, per le quali ho agevolmente aderito a sanatoria ex L.289/2002 art.8,9,9bis,12 etc. Come altri contribuenti, ho provveduto a versare la somma richiesta al momento dell'adesione, e poi ho versato in ritardo il saldo. Io al massimo mi sarei aspettato una richiesta di interessi, per il ritardo, ovviamente parlo nel mio interesse.
Ma occorre fare una precisazione importante:
il saldo era dovuto entro il maggio o giugno 2004, io l'ho versato a settembre 2006;
da giugno 2004 al settembre 2006 Equitalia e A.d.e. hanno ignorato la mia esistenza;
da settembre 2006 al dicembre 2009 Equitalia e A.d.e. continuano ad ignorare la mia esistenza.
A gennaio 2010, ricevo una comunicazione di avvenuta iscrizione di ipoteca legale da parte di Equitalia per una somma scaduta alla data del dicembre precedente, e invito a pagare entro 5 giorni dalla ricezione, il debito scaduto, riferito alle cartelle da me definite in via agevolata.
Premesso che è mancata l'intimazione al pagamento, premesso che è ovviamente mancata la comunicazione di rigetto del condono, procedo entro i termini prescritti ad impugnare l'atto palesemente illegittimo.
La competente Ctp provvede in prima istanza a sospendere l'esecutività dell'atto impugnato, ordinandone immediata cancellazione a spese di Equitalia, notificatole il provvedimento Equitalia desiste.
Nel frattempo si discute il merito del ricorso , con mia vittoria e nuovo invito a cancellare a spese di Equitalia. Attendo il deposito della Sentenza, e provvedo a notificare tramite Ufficiale giudiziario, valida copia, alla controparte soccombente, Equitalia desiste.
Dopo circa 4 mesi, ricevo comunicazione di appello alla sentenza, presso la Ct.R. nelle more di una udienza che non si sa se avverrà entro questo oppure i prossimi due anni..
Detto ciò, il mio grosso quesito è il seguente: Le sentenze delle Ctp sono provvisoriamente esecutive? Il ricorso in appello ne sospende la validità?
Inoltre la mancata ottemperanza alla prima disposizione di cancellazione è sanzionabile?
Vista la legge Pinto, mi tengo i beni ipotecati fino alla spero conferma della CtR delle precedenti vittorie?
In tutto ciò, i beni ipotecati sono comuni ed indivisi con altri sei eredi..
Posso chiederli 4 anni e passa di danni morali per turbativa della qualità della vita?
Ringrazio fin da adesso chi mi saprà illuminare in merito.