In Sardegna invece,durante il governo spagnolo le monete che si usavano erano:
- lo scudo che valeva 2 lire e mezza anche se il valore era adattato, quello reale era di 2,40;
- il soldo era la ventesima parte della lira;
- il denaro era la dodicesima parte del soldo;
- il dinero era chiamato anche reale e il suo valore e di un quarto di lira.
Le monete erano chiamate Callaresas in quanto provenivano da Cagliari luogo in cui si trovava la zecca, e per quanto concerne la Lira era un modo per distinguerla dalle altre non sarde che avevano un diverso valore.
I Sardi hanno fatto il possibile per evitare di utilizzare i pesi e questo sistema è ancora utilizzato dagli agricoltori, infatti le verdure si vendono a mazzi come le lattughe, i cardi, le cicorie, o a pezzi come i carciofi, anche il bestiame da lavoro veniva venduto per capo. La prima volta che un agricoltore utilizzò una stadera per vendere le arance i compratori ne rimasero scandalizzati in quanto il peso li penalizzava. Nel regolamento di polizia urbana del 1861, viene chiesto espressamente ai fornai di vendere il pane una volta pesato; questo fa pensare che fino ad allora fosse venduto un tanto a pezzo. I pesi utilizzati erano:
- unza e mesu (oncia e mezzo) equivalente a 50 grammi;
- tres unzas (tre once) equivalente a 100 grammi;
- mesu libba (mezza libbra) equivalente a 200 grammi;
- una libba (una libbra) equivalente a 400 grammi;
- duas libbas e mesu (due libbre e mezzo) equivalente a 1 chilo;
- unu cantari, equivalente a 40 chili.
Inizialmente i pesi non venivano posti a nessun controllo, questo ebbe inizio intorno al 1850, ad ogni verifica veniva posta una diversa lettera dell'alfabeto e dal 1878 un numero corrispondente all'anno. Se i pesi venivano utilizzati poco o niente non si può dire lo stesso delle misure di capacità utilizzate con molta precisione. Grano, cereali, mandorle sono sempre stati misurati, le misure erano realizzate solo con il sughero e le attaccature fissate con dei chiodi in legno, erano:
- imbudu: la sua capacità era di 3 litri;
- quartucciu: (pron. quattucciu) aveva la capacità di 6 litri;
- quartu: (pron. quattu) aveva la capacità di 12 litri;
- quarra: la cui capacità era di 24 litri;
- moi: la sua capacità era di 48 litri.
Con l'utilizzo del sistema decimale furono usate e regolarmente bollate anche le misure metalliche da 5, 10, 20 litri, la quarra da 24 passa a 25 e il moi da 48 a 50.
Per le misure lineari si adoperavano il palmo corrispondente a 25 centimetri e la canna corrispondente a 12 palmi quindi a 3 metri.
Io e i miei coetanei abbiamo conosciuto questi pesi e queste misure.
I commercianti del periodo di quando ero bambino, mi chiedevano quanta pasta vuoi? ed io duas libbas e mesu (1 Kg), eravamo in 8 in famiglia e ci bastava. Bei tempi passati.
Comunque è' OFF TOPIC.
Ma il "3 d" ha preso un'altra trama.