Se hai ragione tu è davvero una brutta situazione, anche perché una casa di proprietà incide moltissimo sull'Ise e sulle prestazioni sociali. Probabilmente un avvocato di un'associazione inquilini è più a portata di mano del patrocinio gratuito. Immagino che la procedura di sfratto sia stata iniziata quando il fratello del postante era malato e che già da allora il reddito d'affitto (se ha una casa di proprietà) fosse insufficiente a coprire affitto e spese mediche.Se lui non sa dove andare, è probabile che l'immobile di sua proprietà non sia disponibile e/o non gli fornisca un reddito sufficiente per trovare subito una sistemazione.
E' una brutta situazione.
In attesa di rientrare nella sua casa - se ne ha una - forse la soluzione più indolore è cercare una stanza in un appartamento in condivisione. Una "scelta" a quanto mi dicono che si sta diffondendo tra le persone non più giovani e non ancora anziane.
Spero che il nostro postante si affacci a leggerci.