No assolutamente, al limite sarà la sua ad avere problemi anche grossi:
- Aumento di volumetria: civilizzare un C/6 signifil'installazione aumento di volumetria soggetto a maggiori oneri (tanto per farti capire l'entità delle cifre) in una variante per cambio di destinazione d'uso da cantina a cucina di 20 m² x 2,70 di h mi hanno chiesto circa 1.000€ in un piccolo Comune periferico della mia zona )...
- Aumento di superfici da cedere a standard: quando aumenti volumetrie (e quindi superfici utili abitative) hai come obbligo un aumento della superficie a standard urbanistico (aree verdi e parcheggi).
- Volumetria residua ancora disponibile: premesso tutto quello che ho detto va verificato se l'intervento non ha superato in eccesso la volumetria massima realizzabile sul lotto
- Verifica delle distanze dai confini: premetto subito che (da noi) oltre ad i canonici 10 mt di confrontanza tra pareti anche non finestrate di due unità immobiliari, (5 mt da confine per entrambe) le distanze ammesse per cantine e garage scende a 3 mt (ma l'altezza non supera mai i 4 mt al colmo). Se cambi destinazione d'uso devi verificare il rispetto anche di queste distanze.
- Verifica del rapporto aeroilluminante: il rapporto tra la superficie delle finestre e quella del area calpestabile deve essere di 1/8...ad esempio 20 mq come minimo di legge richiedono 2,5 mq (la classica porta finestra da un anta da 1,1 mt di larghezza x 2.4 mt di larghezza)....ovviamente più grande è la superficie più grande devono essere le finestre ma il rapporto tra superficie finestrata e superficie calpestabile è sempre di 1/8
- L'altezza di un locale abitabile nuovo deve sempre essere di 2,7 mt i garage possono avere altezze anche di 2,4 mt
- Destinazione d'uso compatibile con il piano: ossia l'uso a cui è destinato quell'immobile. Tieni conto che una destinazione d'uso che non è ammessa dalle norme di quella zona specifica del tuo Comune, o un cambio d'uso che non è consentito, è un abuso NON sanabile indi per cui o condoni o demolisci. Se consideri che il condono edilizio non esiste più ti lascio immaginare cosa rimane....la DEMOLIZIONE e il RIPRISTINO della situazione originaria.
IL DM 5/07/75 (norme d'igiene in edilizia) contiene questi più altri parametri da rispettare negli immobili per avere l'agibilità.
Rispettando tutti questi parametri più altri che potresti trovare nelle norme del tuo PRG comunale (la vedo dura rispettare tutte queste cose se fai un abuso) e dovendo in caso di vendita,(o richiesta di mutuo a cui come garanzia viene dato l'immobile) o altri casi vedi
http://www.giovannidoriano.it/?p=314 (dlgs 78/10 art.19) la situazione di fatto dell'immobile deve corrispondere con l'assentito (la concessione edilizia) e il censito (catasto).
Se anche solo UNA di queste manca c'è sia la sanzione (che trovi nel link e che trovi in altri se cerchi questo decreto) e sopratutto ai una compravendita "bloccata" in quanto il notaio è tenuto a comunicare che i dati catastali e comunali non corrispondono (o corrispondono se è positiva la verifica) a quel punto l'acquirente decide cosa fare.
Ovviamente essendo obbligatoria L'INFORMAZIONE, mi risulta molto molto molto difficile che uno (venuto a sapere di un abuso edilizio) decida di comprare l'immobile e dover rispondere egli stesso al posto del vecchio proprietario.
Ovviamente uno per prendersi delle grane (se proprio è interessato all'immobile in questione) può chiedere un forte sconto.
Tramite un Perito che opera con la banca sono venuto a sapere che quando ci sono pr9oblemi di questo tipo PER CHI HA COMMESSO L'ABUSO (Tu nelo tuo caso non c'entri, ma il tuo vicino si) la riduzione del prezzo parte almeno da un 20% del valore di mercato (come minimo) a salire. Lascio immaginare le cifre di ribasso!!