Massimassi

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Purtroppo all'Ufficiale Giudiziario questo discorso non è andato bene. A Roma le cose non sono come in Germania...
In ogni modo c'è un articolo del codice civile che applicheremo ovvero quando è impossibile la notifica (e noi possiamo dimostrare questo), si deposita nella casa comunale e festa finita. Ed è quello che alla fine ci aggiamo a fare in parallelo con la querela penale.

Molto strana tutta questa difficoltà con le notificazioni, specie se si parla di Roma, che sarà un UNEP un po' caotico ed affollato ma dove più volte sono riuscito a notificare ad irreperibili / trasferiti. Un anno solo per eseguire la notifica mi pare inspiegabile se si seguono le normali procedure.

Se dopo non più di un paio di notifiche ci si è resi conto che il postino era in probabile malafede, sarebbe stato sufficiente chiedere all'ufficiale giudiziario di eseguire la consegna dell'atto a mani. Se l'U.G. di Roma non era competente, perché l'inquilino risiedeva fuori circondario, la notifica a mani poteva essere richiesta all'UNEP competente per il comune di residenza.

Ove anche quest'ultima non fosse andata a buon fine, muniti di un certificato di residenza recente (preferibilmente del giorno stesso o del giorno prima) e della precedente relata negativa, facendone esplicita richiesta, si sarebbe potuti riuscire a notificare l'atto ex art. 143 c.p.c., e cioè con deposito alla casa comunale, non più tardi del terzo - quarto tentativo.
 

Lizzie

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Durante l'anno ci sono stati tanti impedimenti. Intanto la prima notifica della sentenza non è andata a buon fine perché lui nel frattempo ha trasferito la residenza quindi abbiamo dovuto farla di nuovo, poi il postino ha invalidato anche questa seconda notifica scrivendo "trasferito". Allora è stata richiesta la notifica a mano, però, poiché il comune dove il conduttore risiede attualmente è sotto il tribunale di Velletri, il mio avvocato ha dovuto recarsi lì e depositare l'atto da notificare, altra notifica invalidata dal postino con "trasferito" (e sono due). A tutto ciò metteteci le festività estive, natalizie e pasquali, aggiungete i tempi enormi per le notifiche (a Roma un atto ha dormito quasi due mesi seppellito e dimenticato dalle carte prima di essere spedito) e i conti tornano. La sentenza è di luglio dello scorso anno.
Come giustamente ha fatto notare MassiMassi ora siamo alla fase del deposito nella casa comunale e sto aspettando di firmare la querela.
 

Massimassi

Membro Junior
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Consiglio non solo per te, ma per tutti: in materia di sfratti è sempre bene richiedere la notifica "a mani" sin dal primo tentativo, visto che la prima e più prevedibile mossa che escogita l'inquilino per sottrarsi alla procedura è proprio quella di rendersi irreperibile. In tal modo, almeno, si potrà eseguire in immediata successione la notifica ex 143 alla casa comunale.

Infatti e purtroppo, che il postino apponga la dicitura "trasferito" non è inconsueto, anche senza supporne la malafede. Solitamente, basta che l'inquilino abbia cancellato il suo nome dal citofono o dal portone, visto che il portalettere non è aduso eseguire particolari indagini, mentre gli ufficiali giudiziari sono in media più scrupolosi, e sono tenuti a documentare nella relata il perché e il percome non sono riusciti a notificare.

Questa notifica a mani, anche se non si hanno termini processuali da rispettare, è sempre meglio richiederla come "urgente", apponendo questa dicitura o quella "si notifichi entro il ... (indicando un paio di giorni dopo)". Si pagherà una piccola sovrattassa, pressoché irrisoria, ma almeno se ne avrà l'esito molto prima, solitamente entro la settimana.

Siccome spesso il punto debole non è tanto la notifica, quanto la restituzione (sia che la notifica sia andata a buon fine o meno, l'atto giacerà qualche giorno presso l'UNEP "in lavorazione"), buona norma è anche "rompere le scatole" all'Ufficiale Giudiziario. A Roma è un po' più difficile e bisogna rendersi abbastanza molesti, ma ad esempio proprio a Velletri, foro che citi, gli U.G. sono molto disponibili a rispondere anche telefonicamente (all'UNEP rilasciano senza problemi il cellulare personale di ciascuno di essi). In tal modo, anche senza avere materialmente l'atto, si potrà conoscere in anticipo l'esito della notificazione per predisporre gli adempimenti successivi.

Infine, a parte la sospensione feriale estiva, solitamente non ci sono particolari problemi a richiedere le notifiche "sotto le feste" (sempre che non sia l'avvocato ad essere andato in vacanza :risata:): se l'adempimento ricade in un giorno festivo, l'U.G. lo svolgerà nei giorni feriali immediatamente successivi.
 

Lizzie

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Grazie Massi, sei stato molto esauriente. Però l'immobile è nel comune di Roma e quindi la causa è stata fatta lì. Ora non so se l'avvocato arbitrariamente può spostare la prossima notifica al tribunale di Velletri (quella relativa alla fase esecutiva vera e propria). Comunque glielo chiederò e le dirò di apporre la dicitura di urgenza anche se mi sembra che l'abbia fatto e sia stata ignorata visti i tempi biblici delle notifiche.
Una cosa è certa, quando tornerò in possesso del locale prima di locarlo nuovamente starò molto più che attenta, con il fucile spianato e l'elmetto proprio! :risata:
 

Massimassi

Membro Junior
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Ora non so se l'avvocato arbitrariamente può spostare la prossima notifica al tribunale di Velletri (quella relativa alla fase esecutiva vera e propria).

Finché, come in questo caso, si tratta di atti prodromici all'esecuzione si è liberi di richiedere la notifica sia nell'UNEP del luogo in cui si è dovuta radicare la causa, sia in quello della supposta residenza del convenuto, anche se diverso dal primo. Anzi, quest'ultimo è l'unico ufficio dove ci si può rivolgere ove si voglia ottenere la notifica a mani e/o con la procedura ex art. 143 c.p.c.

Lungi da me, chiaramente, porre in dubbio l'operato del collega, che avrà avuto intoppi e avrà tentato dapprima una notifica postale per motivi di opportunità che saranno senz'altro validi e che comunque solo lui può conoscere. In ogni caso, i tempi delle notifiche, per lo meno nei fori che abbiamo citato e che conosco bene, sono tutto meno che "biblici". Limitatamente alla mia esperienza, mai sono andati oltre un paio di settimane. In caso di ritardi strani e irragionevoli, è opportuno contattare prontamente il dirigente dell'Ufficio segnalando l'accaduto.
 
Ultima modifica:

Lizzie

Membro Attivo
Proprietario Casa
In caso di ritardi strani e irragionevoli, è opportuno contattare prontamente il dirigente dell'Ufficio segnalando l'accaduto.

Sì, è stato fatto, ma l'ufficio di dirigenza non si è attivato. Ora è probabile che il mio avvocato abbia poca esperienza perché è giovane, ma comunque sapevo che i tempi a Roma sono abbastanza lunghi. Poi secondo me ci sono alcuni avvocati con maggiore esperienza che conoscono meglio l'ambiente e magari ottengono dei vantaggi che invece il mio legale si deve sudare. Ma non mi sento di cambiare legale, prima o poi metteremo la parola fine a questa storia.
 

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