<<Chiediamo alle associazioni di categoria di farsi portavoce, per leggi più eque per i proprietari.>>
Diciamo che in "dinamicità" non prendono il primo premio, forse nemmeno il secondo, anzi volendo evidenziare il MIO pensiero sono complici, anche tenuto conto che quando il proprietario di turno ha rogne mangiano in parecchi.
Si osserva che lo status quo in ambito locatizio gli sta bene. Mentre alle associazioni delle controparti non gli sta ancora bene tenuto conto che manifestano un giorno si e l'altro pure.
Lo status quo prevede per uno sfratto per morosità dai 18 mesi a salire durante i quali il proprietario rinuncia al canone, paga ingenti spese legali, eventualmente condominiali, di ripristino immobile e buone uscite. Lo status quo prevede per uno sfratto per finita locazione decenni (scorse proroghe ai blocchi degli sfratti) durante i quali il proprietario perde il diritto sull'immobile, magari da destinare a un figlio, ma non i doveri. Lo status quo prevede che la vittima di tutto ciò è definito "parte forte" e il carnefice "parte debole". Vedete un pò voi.