Forse nessuno di voi si è mai trovato in una situazione del genere, a parte la sottoscritta.
Cercherò di farla breve. L'inquilino smette di pagare la locazione e lascia il negozio ma non le chiavi.
Inizia la causa per morosità che viene convalidata a luglio dello scorso anno.
Le notifiche sono tutte rimandate al mittente con la scritta "trasferito".
Dopo un paio di tentativi per posta andati a vuoto, si tenta con la consegna a mano dell'ufficiale giudiziario. L'inquilino non si fa trovare e come da prassi l'ufficiale giudiziario deve inviare nuova raccomandata che però torna al mittente con la solita dicitura "trasferito".
Dopo altri due tentativi (nel frattempo sono trascorsi svariati mesi), il mio avvocato chiede che l'atto venga depositato presso la casa comunale che vale a tutti gli effetti come notifica ma l'ufficiale giudiziario si rifiuta in quanto questo tipo di notifica va fatta quando l'inquilino è irreperibile ma da quanto dicono i carabinieri che gli hanno notificato parecchie denunce penali, lui vive lì.
Il postino interpellato dal mio avvocato dice che ci sono diversi cognomi uguali in quel palazzo e non saprebbe dove mettere l'avviso continuando di fatto ad invalidare ogni notifica con il solito "trasferito".
I vicini dicono di non conoscerlo. Solo i carabinieri a quanto pare lo conoscono bene, però la legge dice che gli atti devono essere notificati dall'ufficiale giudiziario e non si possono sostituire.
I postini hanno confessato al mio avvocato di aver ricevuto minacce.
Ora sostanzialmente le strade da percorrere sono tre:
- querelare il postino (carabinieri e ufficiale giudiziario dichiarano che lui vive lì, come mai il postino non lo trova?)
- querelare l'inquilino (ha già parecchie querele penali, pensate che gliene possa importare qualcosa?)
- riprendermi l'immobile con il fabbro (nel caso cosa rischio dal momento che è chiuso da un anno?)
Cercherò di farla breve. L'inquilino smette di pagare la locazione e lascia il negozio ma non le chiavi.
Inizia la causa per morosità che viene convalidata a luglio dello scorso anno.
Le notifiche sono tutte rimandate al mittente con la scritta "trasferito".
Dopo un paio di tentativi per posta andati a vuoto, si tenta con la consegna a mano dell'ufficiale giudiziario. L'inquilino non si fa trovare e come da prassi l'ufficiale giudiziario deve inviare nuova raccomandata che però torna al mittente con la solita dicitura "trasferito".
Dopo altri due tentativi (nel frattempo sono trascorsi svariati mesi), il mio avvocato chiede che l'atto venga depositato presso la casa comunale che vale a tutti gli effetti come notifica ma l'ufficiale giudiziario si rifiuta in quanto questo tipo di notifica va fatta quando l'inquilino è irreperibile ma da quanto dicono i carabinieri che gli hanno notificato parecchie denunce penali, lui vive lì.
Il postino interpellato dal mio avvocato dice che ci sono diversi cognomi uguali in quel palazzo e non saprebbe dove mettere l'avviso continuando di fatto ad invalidare ogni notifica con il solito "trasferito".
I vicini dicono di non conoscerlo. Solo i carabinieri a quanto pare lo conoscono bene, però la legge dice che gli atti devono essere notificati dall'ufficiale giudiziario e non si possono sostituire.
I postini hanno confessato al mio avvocato di aver ricevuto minacce.
Ora sostanzialmente le strade da percorrere sono tre:
- querelare il postino (carabinieri e ufficiale giudiziario dichiarano che lui vive lì, come mai il postino non lo trova?)
- querelare l'inquilino (ha già parecchie querele penali, pensate che gliene possa importare qualcosa?)
- riprendermi l'immobile con il fabbro (nel caso cosa rischio dal momento che è chiuso da un anno?)