Due anni fa , ho comprato un'appartamento al quarto piano di un edificio. Da informazioni assunte prima dell'acquisto, venivo a conoscenza che negli anni prima, l'inquilino del terzo piano aveva lamentato umidità nel suo appartamento, tranne poi verificare che il tutto era dovuto a condensa , decidendo di coibentare con un cappotto termico tutta la parete posta a nord. In fase di ristrutturazione, del mio appartamento, tutte le tubazioni idriche poste a nord, furono spostate e sostituite onde evitare che il problema dipendesse da esse. Nel marzo 2012, venni chiamato, dopo un temporale, dal proprietario del terzo piano, perchè dal soffitto scendevano delle gocce di acqua. Chiamato l'amministratore e l'impresa edile che aveva avuto l'incarico di eseguire i nuovi lavori di ristrutturazione condominiali, effettuati dal maggio a dicembre 2012, e la causa dell'infiltrazione, fu addebitata al distacco delle mattonelle poste sui balconi, in seguito sostituite. nella ristrutturazione. Inoltre, in fase di ristrutturazione il proprietario del terzo piano, sostituisce l'infisso posto a nord, ed inizia a lamentarsi con l'artigiano che aveva montato l'infisso, in quanto durante le piogge, dall'infisso nuovo mal montato entrava acqua e vento. Nel febbraio 2013, a seguito di un'incessante pioggia , nella camera posta al nord del terzo piano, entra ancora acqua dall'infisso. Chiamiamo di nuovo l'amministratore e l'architetto dell'impresa che aveva eseguito i lavori per porre il problema. Da una verifica, oltre l'acqua entrata dall'infisso, notano anche altre gocce dal soffitto, per cui si decise di fare delle prove tecniche per verificare quale potrebbe essere la causa delle infiltrazioni. L' EPILOGO :
Il 6 Marzo 2013, il proprietario del terzo piano, invia una raccomandata di messa in mora e richiesta danni non quantificata, all'artigiano produttore dell'infisso, e per conoscenza all'impresa edile ed all'amministratore. Il 7 Marzo, mi invia raccomandata di messa in mora, e per conoscenza anche all'amministratore, nella quale mi chiede di porre rimedio alle infiltrazioni, e mi chiede € 5000,00 per danni ricevuti. Ora la mia domanda è questa , siccome i danni , non quantificati, sono stati richiesti il giorno prima all'artigiano, e successivamente anche a me , non si prefigura una richiesta minacciosa nei miei confronti ? A chi deve essre addebitata la colpa, visto che ad oggi, non si conosce la causa delle infiltrazioni, se sono dovute all'infisso, alla coibentazione del balcone od ad altra causa ? Poi, quale criterio, è stato adottato nei miei confronti ? I danni chi deve pagarli, io o l'artigiano, se non si conosce la causa ? Come mi devo muovere adesso ? Grazie a Voi tutti
Il 6 Marzo 2013, il proprietario del terzo piano, invia una raccomandata di messa in mora e richiesta danni non quantificata, all'artigiano produttore dell'infisso, e per conoscenza all'impresa edile ed all'amministratore. Il 7 Marzo, mi invia raccomandata di messa in mora, e per conoscenza anche all'amministratore, nella quale mi chiede di porre rimedio alle infiltrazioni, e mi chiede € 5000,00 per danni ricevuti. Ora la mia domanda è questa , siccome i danni , non quantificati, sono stati richiesti il giorno prima all'artigiano, e successivamente anche a me , non si prefigura una richiesta minacciosa nei miei confronti ? A chi deve essre addebitata la colpa, visto che ad oggi, non si conosce la causa delle infiltrazioni, se sono dovute all'infisso, alla coibentazione del balcone od ad altra causa ? Poi, quale criterio, è stato adottato nei miei confronti ? I danni chi deve pagarli, io o l'artigiano, se non si conosce la causa ? Come mi devo muovere adesso ? Grazie a Voi tutti