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L’analisi della rischiosità
Nel corso del 2010 la qualità del credito alle famiglie mostra un lieve miglioramento, originato prevalentemente dagli strumenti messi a disposizione delle famiglie che hanno avuto un impatto positivo più rilevante nel segmento dei mutui immobiliari. A ciò si sono affiancate politiche di erogazione più attente da parte degli operatori e comportamenti più cauti delle famiglie nel ricorso al credito. Anche se incerta, questa fase di miglioramento rappresenta comunque un momento di recupero parziale degli equilibri economico finanziari delle famiglie.
Per il comparto del credito al consumo l’andamento del tasso di default (ovvero l’indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione) mostra un lieve miglioramento, che a giugno 2010 posiziona l’indicatore al 3,1% e a al 2,9%. Tuttavia l’andamento del tasso di sofferenza (l’indice di rischio che misura il rapporto tra crediti in sofferenza sul totale dei crediti in essere) prosegue su un trend di crescita, per il permanere di finanziamenti in sofferenza all'interno di portafogli degli istituti che sono meno dinamici e caratterizzati da linee di credito più mature.
I dati evidenziano una situazione complessivamente più favorevole per i mutui immobiliari, comparto in cui il tasso di default continua lievemente a migliorare, attestandosi all’1,9% a settembre 2010. Questa dinamica riflette l’effetto congiunto sulla qualità del credito dei fattori quali la moratoria, gli interventi su portabilità e rinegoziazione, le politiche più prudenti da parte degli operatori creditizi, nonché il permanere di livelli contenuti dei tassi di interesse. Tali caratteristiche si riflettono anche sull’evoluzione del tasso di sofferenza dei mutui, che si conferma sostanzialmente stabile. settembre 2010
http://www.simplybiz.net/index.php?...l-2010-grazie-ai-mutui&catid=44:altre-notizie
:daccordo: