Non siate ridicoli. A volte penso vi permettiate certe risposte nella convinzione non vi leggano altri se non il malcapitato che interagisce con le vostre permalose e suscettibili personalità.
Al post di Olli #16 dovrei far notare che
-io stesso avevo lasciato intendere che la più soppesata sua risposta era frutto di una preventiva richiesta di chiarimento sulle condizioni della corte.
Direi che più che alternativa o ipotesi in subordine, sia opinione diversa, per altro a fronte delle integrazioni fornite da gandoo.
-non c'è stato alcun nuovo quesito di gandoo, bensì un chiarimento alla sua richiesta di ulteriori informazioni: bene ha fatto ad approfondire.
Mi pare che lo stesso DImaraz confermi:
Nella domanda iniziale non si faceva chiara esposizione, dopo la precisazione di
@gandoo17 :
Gratuite quindi le altre sgradevoli considerazioni. Che non saranno certo sufficienti a farmi desistere dal rilevare risposte non concordi.
Meglio chiedere precisazioni prima di rispondere, non ti sembra?
Quando poi si cita "semantica" senza sapere che il Codice Civile ha 2 distinte sezioni per Comunione e Condominio dove si rileva che solo il secondo può "contenere" al suo interno la prima...e che solo per il secondo si rimanda alle norme della prima qualora non ve ne siano di specifiche...si ha il senso del valore di chi parla.
Questi sproloqui potevi proprio risparmiarteli: sono la dimostrazione della tua pochezza come persona e come interlocutore.
La mia domanda non riguardava COME trattare la Comunione, e COME trattare il Condominio, notoriamente contemplati dal codice civile in capitoli successivi.
La domanda era diversa:
Si potrebbe allora approfondire cosa distingua la tipologia costruttiva e il contesto abitativo? E' una domanda, non polemica.
In sostanza quali sono i fattori distintivi che determinano una comunione speciale (condominio) rispetto alla comunione ordinaria?
Non lo chiedo a
@Dimaraz, che sembra non distinguere il COME dal COSA.